Calcoli errati sulla Tari 2017 per 1.746 utenze non domestiche (che interessa 24 categorie su 32), maggiorate dal 12 al 17 per cento: è una anomalia tecnica, si scusa l’amministrazione comunale, per aumenti non previsti. O almeno non così alti, perché l’assessore al bilancio aveva dichiarato alla stampa, illustrando la nuova Tari in una precedente occasione a fine marzo, che la tariffa sarebbe aumentata al massimo del 3 per cento, con modalità differenziate per le varie utenze.
L’errore di calcolo ha comportato un aggravio di 210.698 euro. Il Comune di Lanciano (Chieti) corre ai ripari annunciando, per quelle utenze malcapitate, una rateazione del pagamento in 6 rate, invece delle quattro previste, con le ultime due in scadenza nel 2018, a febbraio e maggio.
Rettificare ora gli importi delle cartelle pazze non è possibile, chiarisce in conferenza stampa Pino Valente, poiché il bilancio di previsione è stato approvato a fine aprile, anche se con i calcoli errati. L’amministrazione comunale, promette il vice sindaco, farà un nuovo provvedimento per far recuperare alle 1.746 utenze non domestiche l’esborso maggiore, magari scalandole dalla Tari 2018. Tutto il servizio di igiene urbana e raccolta differenziata dei rifiuti col porta a porta costa alle casse comunali 4.847.823 euro.
Di seguito il comunicato stampa congiunto del vice sindaco Valente e del sindaco Mario Pupillo.
Un’anomalia tecnica da parte dell’Ufficio Tributi in fase di elaborazione della tariffa Tari 2017 ha comportato un aggravio di 210.698 euro per 1.746 utenze di 24 categorie non domestiche. Dell’errore il vertice dell’Amministrazione è stato messo al corrente formalmente lunedì pomeriggio con una nota ufficiale del Dirigente del Settore Finanze, con cui lo stesso si è assunto la responsabilità dell’accaduto. “Le scuse alla cittadinanza per questa anomalia che ha comportato maggiori costi per 24 categorie di utenze non domestiche sono doverose e immediate. L’indirizzo amministrativo di contenere gli aumenti entro il 3% per tutte le categorie, sia domestiche che non domestiche, era noto ed era stato ampiamente annunciato sia nel corso del Consiglio Comunale del 30 marzo che nella successiva conferenza stampa di venerdì 31 marzo: di fatto l’indirizzo è stato disatteso a causa di questo errore tecnico in fase di elaborazione delle tariffe di cui siamo stati messi al corrente lunedì. Complessivamente, le 1.746 utenze non domestiche andranno a versare in media 120 euro circa in più rispetto alla tariffa attesa, con incrementi di aliquote che si discostano anche del 12-17% dalle indicazioni dell’Amministrazione. Di questa circostanza inaspettata e non prevista “beneficeranno” le altre utenze, in particolare per quelle domestiche che rappresentano la stragrande maggioranza. La quota Tari 2017 rimane infatti invariata e pari a quella annunciata di 4.847.823 euro: non ci sarà dunque un maggiore incasso rispetto al previsto. Abbiamo avviato misure utili a calmierare l’inconveniente per le categorie colpite offrendo una maggiore rateizzazione rispetto alle 4 rate già previste, aggiungendone altre 2 rate con scadenza 28 febbraio e 31 maggio 2018. Non è possibile rettificare la tariffa in quanto i termini per l’approvazione del Bilancio di Previsione sono scaduti il 30 aprile 2017”, dichiarano il Sindaco Mario Pupillo e l’Assessore al Bilancio Pino Valente. Le utenze totali destinatarie della Tari 2017 sono 15.746, 13.765 domestiche e 1.981 non domestiche. Le date di scadenza delle rate sono: 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre (28 febbraio 2018 e 31 maggio 2018 per le utenze oggetto dell’anomalia).