Ruggero Di Giovanni

La Uilpa Polizia penitenziaria Abruzzo denuncia il grave quanto preoccupante possibile disguido emerso in alcuni istituti abruzzesi, che avrebbe portato a continuare nella distribuzione di lotti di mascherine ritenute pericolose, sottoposti a sequestro nella recente indagine della procura di Gorizia che ha portato al sequestro di 60 milioni di mascherine lo scorso mese di marzo, notizia ed elenchi diffusi dalle principali testate giornalistiche nazionali”.
Lo afferma in una nota il segretario regionale Uilpa Polizia Penitenziaria Abruzzo Ruggero Di Giovanni.
“Purtroppo abbiamo potuto verificare direttamente che in alcuni istituti sono tutt’ora in distribuzione alcuni lotti presenti in quegli elenchi, è chiaro – prosegue Di Giovanni – che non è imputabile all’Amministrazione Penitenziaria alcuna svista in fase di approvvigionamento, ma una volta che ne è stato disposto il sequestro e diffuso l’elenco dei lotti e dei marchi ritenuti ‘pericolosi’ o comunque difettosi, quindi inidonee al loro scopo, ne andava immediatamente impedito l’utilizzo”.
“Per questo motivo – aggiunge Di Giovanni – abbiamo chiesto a tutte le direzioni abruzzesi ed al dott. Cantone, Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, di approfondire la problematica disponendo un’attenta verifica dei lotti attualmente in distribuzione. Infatti – prosegue – i direttori nella loro funzione di datori di lavoro sono direttamente responsabili della salute dei lavoratori e sono tenuti a fornire i Dpi idonei e necessari allo svolgimento in sicurezza del servizio; servizio che, giova ricordarlo, la Polizia Penitenziaria effettua anche nelle sezioni occupate da detenuti risultati positivi al Covid 19. Auspichiamo che la criticità segnalata – conclude Di Giovanni venga affrontata con la giusta celerità nell’assoluto interesse della salute dei lavoratori e della corretta gestione del sistema carcere”.