“Cri, sei stato con me sin dall’inizio, ti ho accolto tra le mie braccia quando non ancora aprivi gli occhi al mondo, lo stesso mondo che poi ti ha tradito”.
Inizia così la lettera che la nonna del ragazzo ucciso a coltellate nel parco di Pescara, domenica scorsa, ha letto ai funerali in chiesa, a Rosciano.
“Voglio ricordare quando da bambino eri nel lettone con me e inventavamo storie fantastiche per ore ed ore fino ad addormentarci insieme. Oppure quando, a San Valentino, mi lasciavi messaggi d’affetto nascosti per casa. Io e te fin siamo stati sempre, insieme, alla ricerca della felicità e di un posto nel mondo, posto che adesso, senza di te, sarà più buio”.
“Il vuoto che resta lascia sgomenti me e tutti quelli che ti vogliono bene, che sono qui a ricordare il ragazzo che eri e l’uomo che saresti stato, perché saresti stato un grande uomo ed io sarei stata fiera di te, come lo sono sempre stata”.
“Spero – prosegue nonna Olga – che la tua assenza possa esser di monito ai tanti giovani qui presenti, che siano loro a cambiare questo mondo marcio e a renderlo un posto migliore. Desidero che comprendano l’importanza della famiglia, luogo per crescere e prepararsi alle asperità della vita”.
“Chiedo ai genitori di stringere forti i propri figli, chiedo ai nonni, agli zii, a fratelli e sorelle di non darsi mai per scontati e che si stringano l’uno all’altro. Fatelo per me, e anche al mio posto, abbracciatevi e ricordatevi sempre di esserci gli uni per gli altri. Con tutto l’amore, a te adorato… le tue nonne e mamma”.
Questa la lettera della nonna Olga, letta in chiesa, nel santuario dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, a Rosciano (Pe), durante i funerali di Christopher Thomas Luciani, ucciso a Pescara domenica scorsa con 25 coltellate nel parco “Baden Powell”.