La statua con le braccia aperte era segno di accoglienza per i turisti
Non c’è rassegnazione ma solo tanto rammarico per i sub dell’associazione Orsa Minore di Lanciano (Chieti) dopo la scoperta del furto a Vallevò. “Ci sentiamo feriti”, dichiara al Tgmax il presidente Andrea Monaco mostrando la targa posta sul basamento in cemento in fondo al mare ed ora rimossa e custodita nella sede associativa.

“Siamo impoveriti – dice Monaco – quella statua con le braccia aperte era anche il segno dell’accoglienza dei turisti”.

Nei prossimi giorni si terrà una riunione a Rocca San Giovanni, con la comunità di Vallevò, per decedere del futuro del sito del Cristo degli Abissi. Il mercato delle opere d’arte trafugate è molto ricco, “ci sono persone disposte a pagare tanti soldi sopratutto per opere rubate”.