La città e il territorio pagano le conseguenze di un regolamento di conti tutto interno al centrodestra.
A dirlo è Giacinto Verna, capogruppo di Azione in consiglio comunale a Lanciano, il giorno dopo la mancata elezione di Filippo Paolini nel Comitato ristretto dei sindaci della Asl.
“Lanciano, capofila di un intero territorio e sede di un Dea di I livello, non doveva rimanere fuori dal comitato ristretto dei sindaci Asl, dove si delineano le strategie della sanità pubblica locale. Come opposizione consiliare abbiamo sostenuto la candidatura di Lanciano, votando a favore dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza ma chiedendo un impegno chiaro a Paolini, candidato esclusivamente in quanto sindaco della città: quello di non piegarsi indolentemente sulle decisioni di Schael e della Regione, ma tutelando gli interessi di Lanciano e del territorio”, prosegue Verna.
“Ovviamente spettava al centrodestra fare in modo che Lanciano entrasse nel comitato dei sindaci, ma hanno prevalso altre logiche a discapito di Lanciano”.
“Paolini, dal canto suo, si è dimostrato – continua Verna – incapace e politicamente non lucido, ritirando la sua candidatura quando ha capito di non avere chance. E i suoi? Dei dilettanti allo sbaraglio, che candidano il proprio sindaco senza alcun accordo con gli alleati, senza alcuna certezza che sarebbe stato sostenuto”.
“Questa è la riprova del fatto che Paolini non gode di credibilità nemmeno tra i sindaci del suo stesso schieramento, che evidentemente in questi 30 mesi lo hanno visto portavoce passivo della Regione e di Schael, senza mai prendere posizioni nette a favore della sanità pubblica e dei nostri ospedali oltre che del territorio”, dice inoltre Verna.
“Lanciano, nonostante la sbandierata filiera regionale, non conta più nulla politicamente. Anzi soccombe davanti al “blocco vastese” che invece lotta e si muove compatto a favore del proprio territorio. La chiave di lettura, come suggerisce anche un esponente dell’attuale giunta comunale, va ricercata nei rapporti di forza all’interno di Fratelli d’Italia”.
“La scelta di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale di sostenere l’ex sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, alle recenti elezioni regionali, si sta rivelando un boomerang: è proprio dal centrodestra a guida San Salvo, infatti, che è arrivato lo schiaffo per Lanciano”, conclude il capogruppo di Azione.