Bollettino regionale del 19 novembre 2020

Sono complessivamente 21.842 i casi positivi al Coronavirus registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 649 nuovi casi, di età compresa tra 9 mesi e 96 anni. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità.
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 74, di cui 32 in provincia dell’Aquila, 7 in provincia di Pescara, 20 in provincia di Chieti, 15 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 721, di età compresa tra 76 e 99 anni: 5 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Chieti.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 6.259 dimessi/guariti (+168 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 14.862 (+472 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 362.295 test (+4.813 rispetto a ieri).
Sono 658 i pazienti (+37 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 74 (+9 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 14.130 (+426 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 7.086 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+372 rispetto a ieri), 4.248 in provincia di Chieti (+156), 4.396 in provincia di Pescara (+72), 5.702 in provincia di Teramo (+68), 215 fuori regione (+8) e 195 (-27) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Fazi: effetti tra 3 settimane
“Vedremo gli effetti della zona rossa tra tre settimane a partire dall’entrata in vigore delle nuove restrizioni, cioè ieri. A mio avviso dopo l’8 dicembre avremo un’idea più chiara, con un trend che dovrebbe essere in miglioramento”. Lo dice all’Ansa il virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di Pescara e componente del Gruppo tecnico scientifico regionale.
“Le restrizioni precedenti previste dalla zona arancione – aggiunge – avevano già portato ad un rallentamento: si è evitato il raddoppio dei casi. Ora l’obiettivo è portare l’Rt al di sotto di uno”. L’indice, nell’ultimo monitoraggio, era a 1,34 e in quello precedente a 1,51.