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La foto mostra una delle due acquasantiere collocate all’ingresso della chiesa di Sant’Agostino, a Lanciano (Chieti): lunedì scorso, 24 febbraio, è stata usata da tanti presenti alla celebrazione di un funerale.
A causa del coronavirus, da oggi non sarà più possibile segnarsi con l’acqua benedetta, né all’entrata né all’uscita. È uno dei provvedimenti assunti dalla Ceam, la Conferenza episcopale abruzzese e molisana, per adeguarsi alle misure di contenimento dell’epidemia da Codiv19.

“Svuotare le acquasantiere in modo da evitarne l’uso; evitare lo scambio del segno di pace fra i fedeli; distribuire la comunione esclusivamente sulle mani; se consigliati dal medico, i singoli fedeli usino la mascherina durante le celebrazioni”: questi i nuovi “comandamenti” dettati dalla Ceam.
“Attenzioni – dice il presidente dei vescovi d’Abruzzo e Molise Bruno Forte – da avere durante le celebrazioni liturgiche”.
“La preoccupazione per il coronavirus che ha colpito alcune aree circoscritte nel Nord del Paese – sottolinea monsignor Forte, arcivescovo di Chieti – non deve trasformarsi in allarmismo, suscitando paure ingiustificate. Facciamo anzitutto nostre le parole del Comunicato diffuso dalla Presidenza della Cei”.
“Avvertiamo – scrive la Cei – il dovere di una piena collaborazione con le competenti Autorità dello Stato e delle Regioni per contenere il rischio epidemico: la disponibilità, al riguardo, intende essere massima, nella ricezione delle disposizioni emanate”.
“Vanno perciò osservate da tutti – aggiunge Forte – le indicazioni date nei comunicati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in particolare le dieci raccomandazioni circa i comportamenti da osservare”.
“A tutti ricordiamo l’importanza della preghiera affinché il Signore conceda la grazia della guarigione ai malati, consoli chi è nel dolore, preservi l’umanità intera dalla malattia. Gli chiediamo anche di illuminare e assistere medici e infermieri, chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale, oltre che coloro che hanno la responsabilità di adottare misure precauzionali e restrittive”, conclude il presidente della Ceam.