Covid 19

Non saranno installate tende per il triage dei pazienti sospetti, ma percorsi dedicati: lo ha deciso la Asl provinciale di Chieti.
Oltre ai percorsi dedicati nei vari ospedali, ci saranno adeguamenti delle strutture e delle apparecchiature, assieme al reclutamento straordinario di infettivologi e medici di igiene e sanità pubblica.
Le azioni intraprese dall’Azienda sanitaria, per affrontare il Coronavirus nella provincia, sono state illustrate nell’incontro convocato dal manager Thomas Schael ai sindaci del Comitato ristretto, invitati per fare il punto sullo specifico argomento, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì.
È necessario tanto adeguare con urgenza Pronto soccorso e Rianimazione di Chieti quanto mettere a norma i posti letto a pressione negativa dell’unità operativa di Malattie infettive di Vasto.
La Direzione generale Asl ha scelto di concentrare eventuali casi più gravi a Chieti, per consentire agli altri ospedali della rete aziendale di continuare a svolgere tutte le normali attività assistenziali, sia ordinarie sia urgenti.
Dopo il primo filtro, attuato sul territorio dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, anche con il supporto degli operatori del numero verde attivato dalla Asl, 800 860 146, nella fase successiva entra in gioco l’ospedale: al “SS. Annunziata” sono stati strutturati percorsi dedicati e differenziati per accogliere eventuali pazienti (che si presentino spontaneamente in presenza di sintomi o che siano qualificati come sospetti) fin dal primo contatto con il Pronto soccorso, che filtra e differenzia l’ingresso e il successivo percorso degli utenti in base alle condizioni cliniche di ciascuno.
In caso di paziente fortemente sospettato di avere contratto il virus, i primi accertamenti vengono eseguiti in stanze allestite all’interno dell’area dedicata. Il ricovero avviene poi in Malattie infettive oppure in Rianimazione per i pazienti più critici che necessitano di terapia intensiva: a questi casi sono stati riservati due posti letto in isolamento a pressione negativa, con protezione massima per malati e operatori.
«Ci prepariamo sotto il profilo clinico e organizzativo ad accogliere eventuali casi di contagio sospetto o confermato – ha specificato il direttore generale Schael -. Dobbiamo essere pronti, anche facendo tesoro delle esperienze di ospedali di altre regioni, che hanno fatto fronte all’emergenza prima di noi. Tutto il nostro personale è mobilitato per dare una risposta efficiente a eventuali casi, si lavora senza orari e a loro va il mio sincero ringraziamento per l’impegno».
Anche sotto il profilo delle risorse umane sono previsti investimenti, sia per l’assunzione di quattro medici di igiene e sanità pubblica sia per il potenziamento del numero verde dedicato alle informazioni per Coronavirus, già attivo nelle 24 ore e che nella sola giornata di ieri ha ricevuto 140 chiamate.