Contattare la Asl

Chi ha avuto contatti con il 32enne di Lanciano (Chieti) positivo al covid-19, ricoverato in ospedale a Chieti, è contattato in queste ore dalla Asl provinciale.
È quanto prevede la prassi per contenere il contagio da coronavirus.
L’uomo, che si era recato a Reggio Emilia per lavoro a metà febbraio scorso, non ha avuto sintomi per una decina di giorni dopo il rientro a Lanciano.
Quando è insorta la febbre, ha contattato il medico di famiglia e si è recato da solo all’ospedale SS. Annunziata di Chieti, dove poi è iniziato l’iter per verificare il contagio da coronavirus.
La famiglia, la madre e la compagna, da quel giorno sono in isolamento domiciliare in regime di sorveglianza attiva della Asl, che due volte al giorno, come prevede il protocollo, contatta le due donne per conoscere le condizioni di salute ed eventuale insorgenza di febbre e tosse.
Nella decina di giorni di assenza di sintomi, ignaro del contagio, il 32enne ha continuato a lavorare e a svolgere una vita normale.
Ed è in questo periodo che ha frequentato anche la Chiesa di Sant’Egidio, nella contrada omonima della città, che ieri è stata chiusa con ordinanza dall’arcivescovo Emidio Cipollone.
La Asl finora ha rintracciato una quarantina di persone che, nei 14 giorni precedenti alla diagnosi di positività al Covid-19, hanno avuto contatti di lavoro e personali con il 32enne.
Chi sospetta di aver avuto contatti con l’uomo, può contattare il numero verde della Asl di Chieti 800 860 146.