Prosegue l’impegno della Capitaneria di porto di Ortona a tutela dell’ambiente marino con diverse operazioni concluse in questi giorni, “che hanno portato ad importanti risultati in termini di tutela ambientale e ripristino dello stato dei luoghi”.
Da giugno ad oggi, infatti, con l’entrata nel vivo della stagione estiva, sono state rilevati sei utilizzi difformi rispetto ai titoli amministrativi da parte di operatori turistico-balneari, due dei quali riferiti a trabocchi, con innovazioni abusive apportate alle originarie strutture autorizzate per oltre 400 metri quadrati.
A questi, poi, vanno aggiunti i due gestori di stabilimenti balneari che, in esubero rispetto agli spazi loro assegnati con regolare concessione demaniale, “avevano deliberatamente deciso di occupare, con le proprie attrezzature da spiaggia, anche i tratti di spiaggia libera adiacente, sottraendoli al libero uso della collettività”.
In quest’ultimo caso, i tratti di spiaggia libera immediatamente liberati e restituiti all’uso pubblico ammontano a circa 150 metri quadrati.
Importanti, inoltre, i risultati conseguiti anche nel contrasto all’abbandono di rifiuti ed agli scarichi non autorizzati in mare e sui litorali.
Su questo fronte la Capitaneria di porto di Ortona segnala, in particolare, due situazioni di abbandono di rifiuti, fra cui rottami di barche e rifiuti oleosi, in aree demaniali marittime assai prossime al mare, per una superficie complessiva di diverse centinaia di metri quadrati, i cui diretti responsabili sono stati sanzionati ai sensi delle norme del testo unico ambientale, e tre violazioni riscontrate per scarichi non autorizzati nelle acque superficiali ed in pubblica fognatura da parte di altrettanti esercenti di strutture turistico/balneari.
“Le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni”, avverte la Capitaneria di porto di Ortona, “quando gli attesi incrementi delle presenze turistiche in spiaggia ed in mare, in occasione del ferragosto, richiederanno un conseguente incremento delle unità navali, del personale in servizio sul territorio ed in sala operativa, a tutela innanzitutto della sicurezza della balneazione, della navigazione e dell’ambiente marino”.