Il presidente Sasi Basterebbe insieme alla delegazione in Regione

Accelerare le procedure d’appalto per gli interventi finanziati con oltre 6 milioni di euro, in modo da dare una prima risposta concreta all’emergenza idrica che si registra in alcune aree della provincia di Chieti, in particolare a Vasto e in Val di Sangro.
E’ l’invito rivolto dal presidente vicario Giovanni Lolli al presidente della Sasi S.p.A., la società che gestisce il servizio idrico integrato in 92 centri del territorio provinciale, Gianfranco Basterebbe, nel corso di una riunione a Pescara a cui hanno partecipato il direttore dell’Ersi Vittorio Di Biase, i rappresentanti dei Comuni di Vasto, Atessa, Paglieta, Casoli e Altino, il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, il consigliere regionale Antonio Innaurato e l’assessore regionale Lorenzo Berardinetti.

Durante l’incontro nella sede della Regione Abruzzo, a Pescara, in cui è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento dei progetti inseriti nel Masterplan e in altre programmazioni, Lolli ha invitato la Sasi anche a sollecitare l’avvio dell’iter per i 5 interventi sulla depurazione, per i quali la Regione ha messo a disposizione circa 20 milioni di euro. Questo per consentire, una volta concluse le procedure di gara, di riprogrammare le eventuali economie e destinarle a nuovi lavori per potenziare sia la captazione che l’adduzione delle reti idriche sulla dorsale che dalle sorgenti di Fara San Martino raggiunge il Vastese, scongiurando così il riproporsi dei disagi all’utenza che si ripetono da tempo nell’area meridionale della provincia.
Nell’incontro di 24 ore prima con i sindaci sul territorio, ad Altino, i vertici della Sasi S.p.A. avevano ribadito le attuali condizioni critiche. Per la Sasi erano presenti, oltre al presidente Basterebbe, la vice Paola Tosti, il direttore generale Giorgio Marone e Pio D’Ippolito responsabile della rete operativa. La richiesta da parte dei sindaci alla Sasi è stata quella di una programmazione precisa e strategica, che deve essere chiara da un punto di vista tecnico e strutturale. Le reti progettate 50 anni fa non possono certo essere adeguate a rispondere alle attuali esigenze, è stato precisato ancora una volta dal presidente Basterebbe, il quale ha tenuto anche a puntualizzare che nella programmazione dell’erogazione e sospensione del servizio, non ci sono zone favorite, tanto meno privilegiate.
“Bisogna dire ai cittadini la verità: oggi abbiamo la stessa acqua che avevamo nel 1986, dalla sorgente del Verde escono 1200 litri al secondo e si comprende facilmente che se a questo si aggiunge la condizione obsoleta delle reti – il 50 per cento dell’acqua si perde – nonché l’evidente aumento dei consumi nella stagione estiva, la mancanza di investimenti nel corso degli anni, per 15 anni non si è mosso un dito, la situazione non può che essere critica. Non ci sono bacchette magiche, siamo consapevoli delle difficoltà, comprendiamo l’esasperazione dei cittadini e la sensazione di impotenza dei sindaci e stiamo elaborando una programma di interventi e di investimenti. Noi abbiamo due grandi problemi da risolvere, l’approvvigionamento e il trasporto, purtroppo la Regione ha deciso di investire sulla depurazione ma sarà il caso che si adoperi anche per le reti. Non stiamo facendo un regalo a Vasto – ha continuato Basterebbe – ci sono quartieri senz’acqua da giorni, i 6 milioni avuti vanno infatti destinati al Vastese. Dobbiamo spingere per un aumento della captazione alla sorgente di Fara San Martino e creare una terza linea che parta da Torino di Sangro a Vasto. Le chiusure che siamo costretti ad effettuare sono imposte proprio dalla necessità di distribuire in maniera il più possibile equa, l’acqua che abbiamo a disposizione in questo periodo di maggiore consumo”.
Tutti i sindaci presenti hanno sottolineato l’attenzione che stanno riservando ai controlli sull’eventuale uso improprio dell’acqua. Tutti d’accordo nell’interessare la Regione Abruzzo, e l’incontro di questa mattina, a detta dei partecipanti, è stato positivo. “Il presidente Lolli ha ascoltato con attenzione e ha assicurato tutto l’impegno necessario per individuare le risorse, una rimodulazione del Masterplan sarà difficile considerata l’attuale situazione, ma le richieste mie e dei sindaci non sono cadute nel vuoto” ha concluso Basterebbe.
Intanto si continuerà ad operare insieme, senza abbassare la guardia, per elaborare un piano che unisca la parte più propriamente tecnica della Sasi con l’impulso politico dei sindaci per centrare finalmente un obiettivo importante: mai più estati con i rubinetti a secco è l’obiettivo comune.