L’accusa: ricerche copiate

Arriva al primo pomeriggio la dichiarazione dell’on. Daniela Aiuto, del M5s-Gruppo Efdd, sull’indagine che la vede coinvolta nello scandalo per rimborsi del Parlamento Ue. L’accusa per l’eurodeputata di Vasto (Chieti) è quella di aver copiato le ricerche contestate per le attività parlamentari dalla enciclopedia online Wikipedia. A rivelarlo è Repubblica con un’inchiesta dell’inviato Alberto D’Argenio, che coinvolge nomi eccellenti del Parlamento Ue, dalla francese Marine Le Pen in corsa per l’Eliseo al leader dell’Ukip Nigel Farage: avrebbero abusato dei rimborsi Ue assumendo collaboratori con i soldi europei, che vengono invece fatti lavorare in patria al partito. Tra gli eurodeputati italiani coinvolti nell’idagine ci sono esponenti del M5S, di Forza Italia, Lega ed ex Pd, ma nel caso nostrano sono «episodi isolati e non di un sistema messo a punto dai partiti di riferimento» sostiene Repubblica.

Sulla sua pagina ufficiale Facebook l’on. Aiuto scrive: «I servizi parlamentari hanno contestato alcune ricerche che ho commissionato ad una società di consulenza, perché ritenute frutto di plagio e quindi non rimborsabili dal Parlamento europeo. Ho quindi disposto la sospensione del pagamento delle fatture già emesse. Inoltre – prosegue l’on. Aiuto – ho comunicato ai servizi parlamentari che provvederò personalmente a rimborsare le fatture già saldate. Resta inteso che agirò legalmente nei confronti della società di consulenza per il rimborso delle somme già sostenute e anche per il risarcimento di ogni ulteriore danno. Pur essendo parte lesa in questa vicenda – conclude l’eurodeputata abruzzese del M5s – ho dato la mia piena e totale disponibilità a collaborare con i servizi parlamentari per tutelare il Movimento 5 Stelle».
