Indagine dei carabinieri

Si chiude il cerchio intorno all’episodio di violenza avvenuto intorno alle 5.30 del 14 settembre scorso a Lanciano (Chieti), durante il quale un 17enne riportò lesioni all’occhio sinistro, dopo essere stato colpito al volto da alcuni ragazzi con i quali aveva avuto una discussione per futili motivi.
A seguito dell’aggressione, il giovane fu ricoverato nell’ospedale di Pescara per una lesione alla cornea e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
Subito dopo l’accaduto, i Carabinieri della Compagnia di Lanciano, coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno attivato le indagini finalizzate all’identificazione degli autori. Attraverso una serie di sopralluoghi in Largo Mario Bianco, per ricostruire il percorso sia della vittima che degli aggressori, i militari del Nucleo operativo e radiomobile sono riusciti ad individuare alcune telecamere di privati e annesse ad attività commerciali.
Proprio dall’attenta visione dei filmati acquisiti, “è stato accertato che il 17enne, mentre camminava da solo, proprio in largo Mario Bianco – si legge nella nota dell’Arma – incrociava un gruppo di ragazzi, che proveniva dal senso opposto al suo, con alcuni dei quali si verificava un veloce litigio e durante il quale veniva colpito al volto da tre di loro con un pugno ed alcuni schiaffi. Ulteriori approfondimenti effettuati sull’abbigliamento dei tre aggressori, nonché la raccolta di importanti informazioni testimoniali, hanno permesso ai Carabinieri di giungere alla loro completa identificazione”.
I tre sono R.F., F.P. e F.V., tutti 19enni e studenti lancianesi, a carico dei quali è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di lesioni personali aggravate, accusa per la quale rischiano una condanna da tre a sette anni di reclusione. La loro posizione è al vaglio della Procura della Repubblica di Lanciano, alla quale i militari hanno rimesso un corposo rapporto.
“E’ opportuno rimarcare quanto sia fondamentale, al verificarsi di eventi criminosi, la tempestività della denuncia alle Forze dell’Ordine – commenta il comandante Orlando – determinati particolari, che potrebbero essere risolutivi, sono sicuramente più chiari nell’immediatezza dei fatti”.
Il comandante sottolinea anche “l’importanza dell’efficienza dei sistemi di video sorveglianza nelle città – si legge nella nota – che rappresentano una tra le più vantaggiose misure di controllo del territorio ed un supporto remunerativo per le investigazioni in caso di commissioni di reati”.