Doppio assalto a bancomat nel Frentano. È tornata a colpire la banda della marmotta, e questa volta con un doppio assalto, ai danni di altrettante banche a Castel Frentano (Chieti) e a Frisa (Chieti).

Ad un mese dall’ultimo colpo messo a segno alla ex Tercas di Santa Maria Imbaro (Chieti) ma senza bottino, i malviventi sono tornati alla Carichieti di Castel Frentano, questa volta arraffando circa 30 mila euro. Erano in 4, con un’Audi grigia, raccontano i testimoni che abitano nella palazzina di via Nazionale, svegliati alle 2.45 della notte dal botto provocato dall’esplosivo.
Rapidi come sempre, in pochi minuti i malviventi hanno agito seguendo il solito copione: la polvere da sparo, raccolta in un involucro di alluminio sottile e flessibile, diventa un ordigno da introdurre nella cassaforte del bancomat, spinto all’interno con una lama e acceso con una miccia.
La “marmotta” nel forziere diventa così una vera e propria bomba. Lo scoppio fa saltare la cassa ma danneggia anche i locali interni. Soffitti divelti, macerie ovunque sui pavimenti. “Ma che sta succedendo?” si chiedono spaventati i residenti di Castel frentano. Alla domanda sono chiamate a rispondere le forze dell’ordine. Finora, nessuna risposta.

Su entrambi i casi indagano i carabinieri della Compagnia di Lanciano (Chieti). “Stesse modalità a Castel Frentano e a Frisa – spiega il comandante Massimo Capobianco -. La tempistica lascia intendere che sia stata la stessa banda a commettere entrambi gli assalti”.

Qualcuno ha notato che a guidare l’auto dei banditi sia un esperto, forse un ex pilota, poiché si destreggiava con padronanza nel percorso, pieno di curve, a velocità molto elevate. Sui luoghi del crimine è intervenuta la scientifica per i rilievi, gli inquirenti cercano di reperire tracce utili a individuare i responsabili. Alla Bper di Frisa il bottino è stato di 10 mila euro.