Il Punto: Ecolan apre la nuova piattaforma di selezione dei rifiuti secchi differenziati in località Cerratina di Lanciano, che a regime tratterà 40 mila tonnellate. Cerimonia di inaugurazione con un convegno sul bilancio di tre anni di amministrazione a guida Massimo Ranieri, sugli obiettivi raggiunti e sui prossimi a venire. Sono intervenuti: Mario Mazzocca, sottosegretario di giunta regionale e delegato all’Ambiente, Franco Gerardini, dirigente Servizio rifiuti della Regione Abruzzo, pino Finamore, sindaco di Villa Santa Maria e presidente del Comitato unitario Ecolan, Gabriele Di Pietro, responsabile Area tecnica e produzione Ecolan, Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti.
Cresce la raccolta differenziata, cresce Ecolan. Taglio del nastro per la nuova piattaforma di selezione in località Cerratina di Lanciano, che a regime potrà gestire 40.000 tonnellate di rifiuti secchi differenziati. L’investimento è stato di 3,66 milioni di euro, metà con fondi propri di Ecolan e l’altra metà con fondi PAR-FSC 2007/2013 della Regione Abruzzo. Una giornata condivisa dai 53 sindaci del comprensorio e dai dipendenti della società in house, in cui il presidente Massimo Ranieri ha tracciato il bilancio di oltre tre anni di attività: oggi Ecolan conta 176 addetti, possiede 100 mezzi e nel 2020 conta di raggiungere 20 milioni di fatturato. “Ecolan è un’eccellenza della regione”, ha commentato il sottosegretario della giunta regionale Mario Mazzocca, con delega all’Ambiente.
A concludere il dibattito era stato chiamato il geologo Mario Tozzi, ricercatore al Cnr e divulgatore scientifico televisivo, che per impegni sopraggiunti all’estero non ha potuto partecipare. Ha tuttavia inviato al presidente Ranieri delle riflessioni: “In Italia si producono più di trenta milioni di tonnellate per anno. Nel nostro Paese quella dei rifiuti resta a tutti gli effetti un’emergenza nazionale, nonostante gli anni passati dalla legge Ronchi (DL 22/97) che doveva consentire di eliminare per sempre le discariche e di riciclare almeno il 35% degli scarti. Ogni italiano produce fra 500 e 650 kg di pattume per abitante all’anno. E’ possibile arrivare all’opzione rifiuti-zero?”.