Ecolan può continuare a gestire il servizio di igiene urbana a Lanciano e a Ortona. Il Consiglio di Stato ha dichiarato l’improcedibilità del ricorso in appello presentato dalla società in house di 53 comuni soci del comprensorio frentano.
Nessuna sorpresa per Ecolan e gli amministratori locali. “Il Consiglio di Stato – spiega il presidente Massimo Ranieri – ha sentenziato circa l’improcedibilità del ricorso in appello sostanzialmente perché sia il Comune di Ortona che quello di Lanciano avevano riaffidato alla società partecipata la gestione dei rifiuti alla luce del nuovo statuto”.
La domanda è perché Ecolan presentò ricorso. “Dopo la sentenza del Tar Pescara, sfavorevole ai Comuni e a Ecolan – spiega Ranieri – il comitato del controllo analogo e il consiglio amministrazione hanno deciso di far esprimere il Consiglio di Stato, sperando si potesse andare a decisione a breve, ma cosi non è avvenuto”.
“Con la fissazione dell’udienza a gennaio 2018, si decise di rivedere nel frattempo lo statuto, adeguandolo tra l’altro alle nuove norme sopraggiunte, alle linee guida dell’Anac e anche alle osservazioni/censure del Tar stesso”.
Lo Statuto aggiornato è stato, quindi, approvato nel corso dei mesi scorsi dapprima dai 53 consigli comunali dei rispettivi comuni soci e infine adottato dall’assemblea dei sindaci soci. “Il nuovo statuto societario – spiega inoltre Ranieri – ha consentito ai Comuni di riaffidare i servizi di igiene urbana alla Ecolan”.
Provvedimenti assunti per non far perdere tempo alle amministrazioni comunali e soprattutto per non creare intralci all’espletamento dei servizi di igiene urbana nei vari comuni soci che hanno affidato il servizio a Ecolan.