
“Ecolan è una società in house”, a dirlo sono i giudici del Tar Abruzzo che respingono il ricorso presentato dai privati Rieco e Igam contro l’affidamento – alla Spa partecipata – del servizio di igiene urbana ai Comuni di Lanciano, Ortona e San Vito Chietino.
Una grande soddisfazione per il presidente Massimo Ranieri, che commenta: “giustizia amministrativa è fatta”.
Nella sentenza i giudici scrivono che la Spa dei 53 comuni soci del comprensorio frentano ha tutti i requisiti per una società in house: innanzitutto in merito alla attività prevalente, poi al controllo analogo e alla economicità, “perché – spiega Ranieri al Tgmax – abbiamo dimostrato che siamo meno costosi del privato”. Tutti parametri fortemente contestati anche a livello politico e spesso oggetto di conferenze stampa da parte di esponenti del centrodestra.
“Le domande dei ricorrenti, Rieco e Igam (socio privato di Ortona Ambente, cui è subentrata Ecolan) erano 13”, precisa il presidente Ranieri, “il Tar ci ha dato ragione su tutti i punti”.
Per la causa Ecolan si è affidata ad un avvocato specializzato di Milano. “E’ una sentenza destinata a fare storia”, aggiunge Ranieri: è la prima del genere in Italia sulle società partecipate in house.
“Nel 2013 – ricorda il geologo chiamato a gestire Ecolan dalla prima amministrazione Pupillo – siamo partiti con 26 dipendenti e 4 camion, eravamo solo una centrale di committenza destinata a chiudere. A quel punto abbiamo deciso per la svolta e diventare operativi: una scelta che ci ha portato ad avere oggi 120 mezzi e 200 dipendenti”. Con il bilancio in attivo e utile da restituire ai comuni soci per calmierare le tariffe dei rifiuti. Per il momento solo qualche decina di migliaia di euro, ma l’inversione di tendenza è segnata: minore conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica corrisponde a un risparmio per i cittadini che fanno la raccolta differenziata.
Maggiori dettagli saranno illustrati in conferenza stampa, mercoledì 31 gennaio.