
Elettrodotto Terna, si va a processo per falsità ideologica. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Massimo Canosa, del Tribunale di Lanciano tramite ordinanza del 16 maggio scorso. Con il provvedimento il gip ha rigettato la richiesta di archiviazione chiesta dal pm nel procedimento a carico di un funzionario tecnico della società Terna S.p.a., disponendo la restituzione degli atti al pubblico ministero “affinché formuli l’imputazione per il reato di cui all’art. 479 c.p. nei confronti del suddetto dipendente entro 10 giorni dalla comunicazione dell’atto”.
A darne notizia alla stampa è il perito Antonio Di Pasquale, “l’uomo da centinaia di milioni di euro”, tanto quanto il valore complessivo delle citazioni ricevute da Terna per essersi opposto alle immissioni in possesso dei terreni dei proprietari che gli si erano affidati per far rispettare i propri diritti davanti all’esproprio per pubblica utilità.
