
È giunta l’ora. Alessandro Lanci si candida alla presidenza della Regione Abruzzo.
La notizia non è ancora ufficiale ma la decisione è stata (finalmente, commentano i suoi tanti sostenitori) presa.
Non è la prima volta che il nome del presidente di Nuovo Senso Civico viene accostato ad un appuntamento elettorale: l’ultima in ordine di tempo appena qualche mese fa, quando Lanci fu indicato tra i più papabili per una candidatura al parlamento in occasione delle politiche del 4 marzo scorso.
“In anni di battaglie per l’ambiente e a tutela della nostra salute – avrebbe dichiarato il presidente di Nsc nel corso di un incontro riservato – ci siamo resi conto, purtroppo, che la politica dei partiti tradizionali non è affidabile. Problemi dei territori che potrebbero essere risolti semplicemente con una ferma presa di posizione da parte delle amministrazioni pubbliche, spesso si fanno più concreti e minacciosi a causa di lassismo e tentennamenti di fronte ad interessi più o meno visibili”.
Dichiarazioni che non risparmiano né destra né sinistra, ma neppure i 5 stelle, ritenuti colpevoli di menefreghismo in merito alla paventata realizzazione di sfruttamento di giacimento di gas ai piedi della diga del lago di Bomba (Chieti), che è di proprietà dell’Acea, partecipata del Comune di Roma.

Ed è per questo che Lanci sarà sostenuto da un ampio movimento civico che affonda sì le radici nell’ambientalismo e nel senso civico risvegliato in anni di battaglie per l’ambiente, ma è aperto anche a gruppi che vogliano sostenere un’azione convinta e concreta di nuova politica a favore dei territori, senza sconti né favoritismi.
Il nome del movimento sarà Il Capodoglio.