In Sevel

È durato quattro ore l’esame autoptico eseguito sul corpo di Cristian Terilli, 29 anni ancora da compiere, di Pignataro Interamna (Frosinone). Il giovane manutentore, dipendente della ditta Sinergia Srl, è morto per trauma toracico dorsale chiuso: è quanto ha stabilito il dottor Domenico Angelucci, della Asl provinciale, che ha eseguito l’autopsia all’ospedale “Ss. Annunziata” di Chieti.
Il peso del “castelletto di traslazione”, caduto addosso all’operaio nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti), ha causato anche la rottura della spina dorsale e dell’aorta addominale, con conseguente shock emorragico. “Per questo – spiega il medico al Tgmax – è verosimile che Terilli sia morto quasi sul colpo”.
L’esame autoptico si è svolto alla presenza dei periti di parte: Antonio Oliva di Roma, professore associato di Medicina legale alla Cattolica di Roma, ha assistito come perito della famiglia della vittima; Giorgio De Ingeniis, medico legale, per conto della ditta di manutenzione Sinergia, di Piedimonte San Germano (Frosinone); infine Cristian D’Ovidio, per Fca-Sevel.
Sono sei le persone indagate dal pm di Lanciano (Chieti), Serena Rossi, per presunto omicidio colposo: sono i rispettivi responsabili delle società interessate e del settore sicurezza di Fca-Sevel, Comau di Torino, ditta appaltante, e Sinergia che ha preso il subappalto. Nei prossimi giorni la procura nominerà i periti tecnici per accertare le ragioni del crollo dell’impianto.
Dal corpo dell’operaio sono stati effettuati anche i prelievi per gli esami istologici, tossicologici e per l’alcol. L’anatomopatologo consegnerà il referto entro 90 giorni.
La procura di Lanciano ha dato il nulla osta alla sepoltura, con le esequie che si svolgeranno domani alle 14.30 nella chiesa di San Salvatore: il sindaco di Pignataro Interamna, Benedetto Murro, ha proclamato il lutto cittadino.
Terilli lascia la giovane moglie Michela e due bambini in tenera età: Martina, 6 anni da compiere, e Mattia, quasi 2.