Nella chiesa di San Salvatore

Si è difesa durante la colluttazione col marito Luisa Carelli, 65 anni: lo ha stabilito l’autopsia eseguita sul corpo della pensionata, uccisa il 24 novembre scorso a Torino di Sangro (Chieti).
Reo confesso il coniuge Domenico Giannichi, 68 anni, detenuto nel carcere di Vasto con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Il femminicidio è avvenuto in località Montesecco, al culmine di una lite. La vittima, racconta Giannichi ai magistrati nell’interrogatorio in carcere, non voleva che il marito guidasse l’auto, viste le sue precarie condizioni di salute.
Secondo l’anatomopatologo della Asl chietina, Cristian D’Ovidio, per la donna è stato fatale il colpo ricevuto alla nuca con un tronchetto di legno.
Il litigio tra i coniugi era scoppiato già in casa, riferisce il legale dell’uomo Alberto Paone, poi è proseguito in auto mentre i due si recavano verso la Statale Adriatica per fare la spesa. Durante l’interrogatorio di garanzia in carcere, è emerso che la donna avrebbe buttato dal finestrino il cellulare del marito, divenuto negli ultimi tempi una ossessione per l’uomo. Giannichi avrebbe quindi fermato la Panda e a quel punto la coppia avrebbe inizato ad azzuffarsi. La donna sarebbe scesa dall’auto per sfuggire alla furia del marito, che però l’ha raggiunta e colpita più volte in testa, fino a cagionarle la morte. Evidenti i segni di difesa della vittima su mani e braccia dell’uxoricida, come riferito dal dottor D’Ovidio che ha visitato l’uomo in carcere per avere una descrizione di insieme di quanto avvenuto.
I funerali di Luisa Ciarelli si svolgeranno giovedì 5 dicembre, in paese, nella chiesa di San Salvatore. Il marito è detenuto in isolamento: l’avvocato Paone ha chiesto per il suo assistito una misura detentiva minore, nei prossimi giorni valuterà con la famiglia la possibilità di chiedere una perizia psichiatrica.