
Il premier Paolo Gentiloni e l’ad Fca Sergio Marchionne alla posa della prima pietra. Gli inviti sono stati fatti dal governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nella conferenza stampa di presentazione della Spa romana De Sanctis che si è aggiudicata l’appalto per l’ultimo tratto della Fondovalle Sangro.
Facce sorridenti in viale Bovio, sede della Regione a Pescara: l’opera costerà alle casse pubbliche dell’Anas 192 milioni di euro, per realizzare appena 5,3 km di percorso, con una media di costo chilometrico di 36,2 milioni di euro.
Una enormità, se si pensa che la Salerno – Reggio Calabria, ritenuta tra le opere più succhia-soldi d’Italia (tra gli ultimi a puntare il dito fu l’ex premier Renzi), è costata 20 milioni di euro a km.
I lavori riguardano i 5,3 chilometri compresi tra le stazioni di Gamberale e Civitaluparella: 2,5 km saranno in galleria e 1,2 km su cinque viadotti. Concluse le procedure di affidamento, entro il 2017, il cantiere dovrebbe aprire nei primi mesi del 2018, per consentire l’entrata in funzione dell’arteria entro il 2022.
Un auspicio, più che una certezza, visto che per realizzare il 95 per cento della Fondovalle Sangro ci sono voluti finora 40 anni, compresi gli intoppi e i ritardi per problemi di dissesto idrogeologico all’ultima variante realizzata per Quadri.
Nel frattempo il governatore abruzzese, in attesa della sospirata candidatura al Parlamento sotto l’egida del segretario del Pd, mette le mani avanti e chiede all’impresa, presente in conferenza stampa con la titolare Francesca De Sanctis, “un vincolo morale, affinché si innamori di quest’opera e porti avanti il cantiere nella consapevolezza di quale sia il suo valore per l’Abruzzo”.
Chi vivrà, vedrà.