“Erano venti contro uno, aiutatemi a rintracciare chi ha massacrato mio figlio”.
A lanciare l’appello è il papà del giovane aggredito ieri sera, a Fossacesia, davanti all’uscita di un noto locale della movida della Marina.
A terra, nelle immagini che mostra, si vede del sangue.
Evidente segno delle percosse ricevute dal diciottenne, accanto all’auto parcheggiata davanti allo stabilimento.
Gli aggressori “sono di Francavilla”, dice ancora il papà del ragazzo malmenato. “Venti contro uno è solo vigliaccheria”.
I carabinieri ascoltano alcuni testimoni, ragazze e ragazzi, sul luogo dell’aggressione.
Il papà del giovane, di Casalbordino, riferisce inoltre dell’auto di proprietà, una Fiat Panda, danneggiata dal branco.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Ortona.

Il giorno dopo
“Ringrazio tutti quelli che mi sono vicini”, commenta oggi la vittima dell’aggressione, che fa il dj, occasionalmente anche nel locale davanti al quale è stato aggredito. “Fortunatamente sto bene!”.
“Spero che la giustizia faccia il suo corso…”, aggiunge.
Mentre il papà, dj anche lui, mostra sui social il viso gonfio del figlio.
“Sto pensando che a mio figlio è andata bene, poteva rimetterci la pelle ma se l’è cavata con un labbro spaccato e una botta in testa. Quel che è accaduto “è paragonabile ad uno stupro”, aggiunge, “circondato dal branco calci e pugni alla macchina e la faccia di mio figlio… Poteva essere tuo figlio – dice ancora rivolto a chi legge – per questo dobbiamo fare in modo che tutto questo non accada più”.
Nel frattempo il ragazzo e la famiglia giungono centinaia di messaggi di solidarietà: “Sei un ragazzo d’oro”, scrivono in tanti, “bravissimo”, “che non farebbe male a una mosca”, “rimettiti presto” è l’augurio di molti.
Anche il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, sentito dal Tgmax, commenta: “Una storia incredibile, è una famiglia perbene e lui è un ragazzo d’oro, che lavora. Mai – dice – avrei immaginato qualcosa di simile”.