Riapertura sabato 8 dicembre

Le migliaia di pendolari tra Lanciano (Chieti) e la Val di Sangro che, soprattutto per lavoro, hanno dovuto affrontare strade e percorsi alternativi disagevoli, aspetteranno ancora qualche ora per veder riaperto il Ponte Nuovo sulla Sp 111.
La Provincia di Chieti riaprirà al traffico la struttura con una ordinanza dell’Ufficio Viabilità, sabato 8 dicembre alle ore 9.
I lavori di manutenzione straordinaria sono stati progettati dal prof. ing. Marco Petrangeli, professore associato di Tecnica delle Costruzioni dell’Università D’Annunzio Chieti-Pescara, che al Tgmax ha commentato in merito alla chiusura a furor di social e fake news: “Gli allarmi erano largamente infondati in quanto il Ponte Nuovo sul Sangro è in uno stato discreto di conservazione”.
Tuttavia la chiusura ad agosto scorso della struttura, “che ha oltre 60 anni – precisa il titolare del corso di Tecnica delle Costruzioni all’Università D’Annunzio – è stata l’occasione per iniziare interventi di riabilitazione”.
Praticamente si è lavorato sulla piattaforma, con “interventi di impermeabilizzazione, rifacimento dei giunti, ma soprattutto – prosegue Petrangeli – il ponte è stato alleggerito del pacchetto di asfalti e bitumi accumulato negli anni fino ad uno spessore di 20 centimetri”.
La struttura, insomma, gode di discreta salute: a dimostrarlo sono state le prove di carico effettuate con quattro camion da 45 tonnellate ciascuno. “Oggi è successo un fatto importante – commenta il professore – certo che il ponte fosse ancora robusto, ho voluto fare delle prove di carico molto severe, mettendo sotto sforzo la struttura che ha resistito bene”.
“Le prove hanno dato esito positivo: secondo i nostri calcoli, con il peso della coppia di camion al centro della campata, il ponte si sarebbe dovuto abbassare di 5 millimetri. E così è stato”. Una volta tolto il carico, la freccia elastica è stata recuperata dal ponte, che è tornato nelle condizioni di partenza.
Gli interventi non finiscono qui: dopo la riapertura del Ponte Nuovo, saranno eseguite le prove colore per riverniciare “quei bellissimi parapetti originali”, preannuncia il professor Petrangeli. “Nel corso del 2019, quando saranno disponibili i nuovi fondi reperiti dalla Provincia, si provvederà a lavorare sotto il ponte – conclude il professore – rimuovendo i collari delle pile e sostituendoli con un sistema di protezione più moderno ed efficace, che ne migliorerà anche la resistenza sismica. Si provvederà inoltre alla bonifica e protezione delle superfici di calcestruzzo del ponte che, dopo 60 anni, presentano zone di ammaloramento per corrosione delle armature sottostanti”.