L’ex imprenditore se la prende con il leader del M5s

Alla fine l’asta si è fatta e Silvio Buttiglione ha perso la sua casa: 142 mila euro, a tanto è stata aggiudicata, questa mattina in tribunale a Pescara, l’abitazione dell’ex imprenditore alle prese con i debiti maturati nei confronti di alcuni istituti bancari ed Equitalia.
Presenti, in tribunale, lo stesso Buttiglione, la senatrice e il consigliere regionale d’Abruzzo del M5s, Gabriella Di Girolamo e Domenico Pettinari, esponenti dei Punti di ascolto Sos Equitalia e diversi cittadini, che hanno esposto cartelli con la scritta “siamo tutti Silvio Buttiglione”.

“A Grillo mi sento di dire di non promettere una cosa se non sei sicuro di mantenerla, specialmente ad una persona che ha tentato il suicidio e che vive nella disperazione” ha detto Buttiglione, ricordando la visita del fondatore del Movimento 5 Stelle a Pescara, in occasione della prima asta della casa. Era il 20 maggio 2014, e Grillo, accolto in tribunale a Pescara da una folla immensa di attivisti e sostenitori, disse a Buttiglione: “La casa te la ricompriamo noi, me la intesterò io e poi farò finta di non sapere niente come Scajola”.
La promessa, a quanto sembra, non è stata mantenuta affatto: Grillo oggi in tribunale a Pescara non si è presentano, nemmeno Luigi Di Maio, intervenuto quello stesso giorno di 4 anni fa, appena eletto vice presidente della Camera dei Deputati, mentre oggi è il premier in pectore.
In mattinata, prima di recarsi in tribunale, Buttiglione ha scritto un post su Facebook: “Assisterò alla gara tra SCIACALLI CHE, COME BESTIE FAMELICHE, LOTTERANNO TRA LORO PER STRAPPARMI LA CASA. Chi si aggiudicherà la mia casa, sarà felice di aver fatto un buon affare, lucrando sulla mia disgrazia e godendo vedendomi soffrire”.