
La Procura di Pescara ha notificato 23 avvisi di garanzia per la vicenda dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto lo scorso 18 gennaio da una valanga che provocò 29 morti.
C’è anche l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo tra coloro che hanno ricevuto oggi l’avviso di garanzia.
Tra gli indagati ci sono il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e numerosi dirigenti pubblici. Provolo è a Roma da poche settimane, a seguito di trasferimento.
Nei mesi scorsi, per la tragedia dell’Hotel Rigopiano, furono indagate sei persone, tra cui il sindaco di Farindola.
Asfissia, ostruzione vie respiratorie e compressioni del torace, violenti traumi contusivi e da schiacciamento a seguito del crollo della struttura, crash syndrome con compartecipazione di un progressivo quadro asfittico, emorragie subracnoidea traumatica, asfissie da valanga e in presenza di basse temperature: queste sono le cause della morte delle 29 persone. Lo si legge nell’informazione di garanzia notificata ai 23 indagati.