Fioriture compromesse dopo primavera fredda e piovosa

Le alte temperature incidono negativamente sulla produzione del miele. Lo afferma Coldiretti, in base a un primo monitoraggio su un milione 200 mila alveari che nelle campagne italiane impegnano circa 45.000 apicoltori.
Il caldo riduce la produzione di miele “made in Italy”, con un calo stimato del 50% rispetto alla media degli ultimi anni.
In Abruzzo, in particolare, il calo è stimato tra 40 e 50%, con punte del 60%, per tutte le tipologie di miele: in particolare quello di acacia e il millefiori di montagna, a causa delle piogge e del freddo primaverile che hanno compromesso le fioriture.
“Dopo la primavera fredda e piovosa – evidenzia Coldiretti Abruzzo – il caldo record estivo alternato a tempeste d’acqua aggrava il pesante deficit 2017, uno dei peggiori nella storia dell’apicoltura moderna”.
Per non acquistare prodotti stranieri, spacciati per nazionali, Coldiretti consiglia di verificare l’origine: la parola Italia deve essere sulle confezioni di miele raccolto interamente su territorio nazionale; se proviene da più Paesi Ue, l’etichetta riporta l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue“.