Trovati inneschi

“Sicuramente sono stati trovati inneschi che presuppongono la matrice dolosa di questi incendi, ma sarà la magistratura a fare gli accertamenti più accurati attraverso le forze dell’ordine”. A dirlo è il direttore regionale abruzzese dei vigili del fuoco, Felice Di Pardo, sulle cause che hanno scatenato la emergenza incendi in Abruzzo nelle tre province che si affacciano sulla costa, Chieti, Pescara e Teramo.
Un disastro immane provocato da un attacco sistematico alla “regione verde d’Europa” da un manipolo di delinquenti senza scrupoli e senza fede.
Le pinete devastate
L’inferno di fuoco che si è scatenato contemporaneamente in più punti ha distrutto due polmoni verdi, la pinetina di Rocca San Giovanni (Chieti) e la pineta dannunziana a Pescara, minacciando abitazioni in città e attività commerciali sulla costa dei trabocchi.

Vallevò, notte di fuoco
Non c’è stato tempo per versare lacrime, per avere paura o per sfogare la rabbia. A decine i volontari di protezione civile e residenti hanno lavorato tutta la notte per aiutare i vigili del fuoco a domare l’incendio che ha distrutto la pinetina di Vallevò a Rocca San Giovanni.
Le fiamme hanno bruciato gli alberi della collina e si sono propagate fino alla caratteristica località lungo la Statale 16 Adriatica, minacciando le case e i ristoranti della costa dei trabocchi.
“Grazie a Dio siamo riusciti a salvare il nostro ristorante”, dice Marco Caldora titolare assieme al fratello Luca del noto locale di Vallevò, mostrando pantaloni e scarpe ricoperti di cenere. “Purtroppo il cuore della costa dei trabocchi non c’è più – dice riferendosi alla pinetina – non c’è più il suo verde a contrasto del mare, ma la natura è forte”. E poi il ringraziamento, al termine di una giornata terribile, “per tutta la comunità di Vallevò che ci ha aiutato ad evitare la catastrofe, tutti gli amici che ci hanno raggiunto e chi anche solo con il pensiero ci è stato vicino”.
Pescara, stabilimenti balneari bruciati
A Pescara sarebbero tre i punti di innesco trovati dai vigili del fuoco, con la procura che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di incendio colposo.
I pompieri sono intervenuti nella zona sud della città. Le fiamme alte diversi metri hanno lambito alcune abitazioni e 5 persone sono rimaste ferite, anche una bambina, una trentina gli intossicati dal fumo.
La spiaggia è stata evacuata, dieci gli stabilimenti balneari distrutti, con i bagnanti in fuga.
L’incendio si è poi spostato verso la collina San Silvestro e l’area di Colle Breccia. Per i soccorsi sono arrivati anche i militari del reggimento Alpini e una struttura che ospitava 40 disabili è stata evacuata. In fiamme anche la scuola media Benedetto Croce e un’autodemolizioni al Villaggio Alcyone. Il sindaco di Pescara Carlo Masci chiederà lo stato di calamità.