[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=bp3Z5j2t4Qo[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 28 luglio 2016 – Economia: “L’Abruzzo perde il 9 per cento sul piano dell’innovazione, a sei anni dall’istituzione dei Poli di innovazione e dopo due anni di Governo D’Alfonso”: a denunciarlo è il Movimento 5 Stelle, che commenta i risultati di un’indagine della Commissione Europea sull’innovazione, da cui emerge che “regioni vicine come il Molise registrano quota +17 per cento”. “I punti di debolezza – hanno spiegato in conferenza stampa i consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari – riguardano le sinergie tra piccole e medie imprese, gli altri attori del sistema della ricerca e l’investimento privato e pubblico, impegnati per la ricerca e lo sviluppo. Lo studio evidenzia che il propulsore fondamentale per diventare un leader in ambito di innovazione è l’adozione di un sistema che combini un livello adeguato di investimenti pubblici e privati, partnership efficaci per l’innovazione tra imprese e mondo accademico, con una solida base di istruzione e ricerca di eccellenza. Proprio quello che sembrerebbe mancare all’Abruzzo”. Il M5s chiede quindi “una valutazione indipendente sulla resa innovativa dei Poli di innovazione determinata dalle risorse finanziare ottenute da Fesr e Fse 2007/2013 che sono state erogate in Abruzzo per la ricerca e lo sviluppo. Oggi la governance rappresenta il poco interesse manifestato dalla Regione al campo dell’innovazione. Attualmente, infatti, il Servizio regionale ‘ricerca ed innovazione industriale’ del Dipartimento sviluppo economico, Politiche del lavoro, Istruzione, ricerca ed università è coperto ad ‘interim’, mentre sarebbe necessario individuare una competenza di alto profilo per ricoprire tale ruolo”. Inoltre, hanno detto i grillini, “il ruolo di Abruzzo Sviluppo nella gestione della piattaforma dei Poli di innovazione ha connotati di tipo adempitivo non avendo risorse umane di alto profilo necessarie per un agenzia di sviluppo di tipo strategico quale dovrebbe essere. Incredibile – hanno aggiunto – se si pensa al fatto che la piattaforma operativa dedicata alle imprese aderenti ai singoli Poli di Innovazione, rintracciabile sul sito di Abruzzo Sviluppo, risulta hackerato presumibilmente dal mese di maggio”. “Puntare sul sostegno alla ricerca e sull’innovazione è l’unico modo che un Governo regionale ha per permettere al territorio di guardare verso il futuro. L’Abruzzo deve sostenere e facilitare concretamente la partecipazione del sistema della ricerca e del mondo produttivo regionale a tutte le opportunità offerte dalle risorse europee”, hanno concluso.
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