Comune e Ater

«Il caso dell’occupazione abusiva dell’ex scuola di Santa Maria dei Mesi, dimostra la scorrettezza istituzionale e il pressappochismo politico della Lega di Lanciano. Il partito di Fausto Memmo, presidente dell’Ater e, per quanto ne sappiamo, coordinatore cittadino della Lega, non ha perso tempo a soffiare sul fuoco delle polemiche esclusivamente per i propri scopi elettorali».
Si accende – finalmente – a Lanciano (Chieti) l’anomala campagna elettorale nella stagione estiva e lo fa sul tema sempre attuale delle case popolari. A ribattere a muso duro alle esternazioni di Memmo, rilasciate alla stampa locale, è il vice sindaco e assessore alle Politiche della Casa, Giacinto Verna.
Il “casus belli” è fornito dall’occupazione abusiva della ex scuola di contrada, avvenuta alcuni giorni fa, ad opera di un rom che vi ha trasferito la famiglia, con moglie incinta e sette figli minorenni. L’uomo, G.G., 49 anni, è stato denunciato dal Comune alla Procura presso il tribunale di Lanciano, per danneggiamento e invasione di terreni o edifici (articolo 633 del codice penale). La struttura è dotata di locali cucina e bagni ed ha le utenze tuttora attive, essendo sede dell’associazione culturale “Le tre contrade”, presieduta dall’ex consigliere comunale Eugenio D’Ovidio.
«Nella foga di sfruttare a fini propagandistici un problema che riguarda i residenti di Santa Maria dei Mesi, è subito incappato in una evidente contraddizione per addossare al Comune colpe inesistenti – prosegue Verna nell’invettiva contro Memmo -. Come potevamo murare dei locali, come sostiene la Lega, quando questi vengono utilizzati da un’associazione di cittadini operativa nella contrada? Lo stesso Eugenio D’Ovidio, presidente di una delle associazioni che ha sede nella ex scuola, ha invitato a non fare politica sulle paure della gente».
«La famiglia è assegnataria da 11 anni di un alloggio Ater nella zona di Santa Maria Maggiore, ritenuto non più idoneo alle esigenze dei nove componenti, tanto che da tempo chiedeva un’altra sistemazione. Ma il bando per la mobilità, che permette agli assegnatari di cambiare casa, da circa due anni non viene riproposto», accusa Verna.
«Di certo non deve essere Memmo o chi per lui nella Lega a insegnarci la gestione delle politiche abitative. In questi cinque anni non ci sono mai state occupazioni – la prima arriva guarda caso a ridosso delle elezioni – e il mio ufficio ha prodotto due bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale e due per l’assegnazione di case parcheggio, oltre ad aver svuotato la graduatoria della mobilità volontaria che mi sono ritrovato nel lontano 2016. L’ultimo bando di mobilità, infatti, risale al 2015, bandito addirittura dal Comune. L’Ater quindi è in difetto da anni e anche sotto la guida dell’attuale presidente ha continuato a perpetrare questi ritardi – conclude Verna -. Il bando di mobilità, sia chiaro, non riguarda solo un caso particolare, ma numerosi utenti che in questi anni hanno rivolto le loro lamentele anche agli uffici comunali».
La replica di Fausto Memmo
«Il bando è pronto, l’iter è terminato passando anche per l’amministrazione comunale che lo ha approvato il 10 agosto scorso, e mercoledì 1 settembre sarà pubblicato». Questa la replica del presidente Memmo, che ribatte punto per punto al vicesindaco di Lanciano.
«Il bando di mobilità era fermo dal 2015 – dice Memmo al Tgmax – quando in amministrazione comunale c’era Verna e il commissariamento dell’Ater era in quota Pd (partito di coalizione in giunta comunale, ndr)».
«Il bando di mobilità all’epoca lo fece il Comune – aggiunge il presidente Ater – quando sono entrato in Ater (novembre 2019, ndr) ho dato subito mandato di farne uno nuovo entro due anni dal mio insediamento e infatti è pronto».
«Durante i mesi di pandemia – aggiunge Memmo – abbiamo redatto una nuova casistica prendendo in considerazione chi è in lite col vicino, chi ha problemi con l’ex, chi ha subito minacce. Un miglioramento dei criteri del bando – spiega – per trasferimenti legittimati da prove documentali, denunce, sentenze o nuove necessità, che saranno valutati tramite apposita commissione».
L’Ater si sta muovendo anche sul fronte delle morosità. «Chi è moroso non ha diritto ad accedere al bando di mobilità – aggiunge Memmo – Stiamo avviando le procedure per chi non paga affitti da circa venti anni».