Erano in regime di sorveglianza

Sergio Di Rocco, 42 anni, e Tommaso Guarnieri, 40 anni, di Lanciano (Chieti) sono stati arrestati e tradotti in carcere su ordine del tribunale di sorveglianza di Pescara.
Entrambi hanno partecipato, a vario titolo e per fazioni contrapposte, alla rissa avvenuta nel quartiere Santa Rita venerdì scorso.
Diciassette sono le persone identificate, negli atti rimessi alla procura dalla dirigente del commissariato locale, vice questore Lucia D’Agostino, lunedì scorso.
Massimo riserbo nelle indagini
E’ massimo il riserbo degli inquirenti, ma la città continua a chiedere insistentemente notizie sulla vicenda che ha visto un’intera zona in balia della lite violenta scoppiata all’interno di una famiglia rom per motivi che, al momento, restano sconosciuti.
La guerriglia urbana
Furono ore turbolente di guerriglia urbana, che a più riprese si è protratta dalla sera di venerdì a notte inoltrata del sabato, con il commissariato di polizia costretto a chiedere rinforzi da Chieti e Vasto, oltre ai carabinieri e alla guardia di finanza di Lanciano, per tenere a bada i vari esponenti dello stesso ceppo famigliare in lite.
Fu “una vera e propria spedizione punitiva”, ad opera di cinque soggetti della famiglia nella casa del congiunto nel quartiere Santa Rita, tra via De Riseis, via Spataro e via Sabino.
Presidiato anche il casello A14 di Lanciano, dopo la segnalazione che altri congiunti erano partiti a bordo di cinque auto da Giulianova (Teramo) per dare manforte ad uno dei gruppi in lite.
I due arresti
Per i due arrestati sono state inasprite le misure detentive, in quanto erano sottoposti a regime di sorveglianza e affidati ai servizi sociali: entrambi quella notte, però, erano usciti di casa e furono sorpresi tra i partecipanti della lite. Guarnieri è stato recluso nel carcere di Vasto, Di Rocco in quello di Civitavecchia (Roma).
Le loro posizioni in merito alla rissa sono, invece, ancora al vaglio degli inquirenti.