Una Squilla speciale

C’era la famiglia, c’erano gli amici di sempre e la commozione non è mancata alla Squilla di Pino Valente, dedicata all’ospedale di Lanciano (Chieti).
Un Holter Ecg è stato consegnato dal fratello Roberto al direttore del Pronto Soccorso Antonio Caporrella, medico che aveva in cura il vice sindaco prematuramente scomparso il 26 settembre 2017.
“Il cuore di Pino batterà di nuovo nei cuori dei nostri pazienti – ha detto il dottor Caporrella ricevendo la nuova strumentazione – importante e attesa per monitorare direttamente in Osservazione breve, per 24 ore, i pazienti con disturbi cardiaci”.
“Pino era speciale – ha detto inoltre il medico, che lo aveva in cura sin da quando Valente era un bambino di 8 anni – si preoccupava per l’ospedale di Lanciano, un ospedale di territorio su cui gravita una popolazione di circa 200 mila abitanti”.
L’Holter Ecg è stato acquistato con i fondi raccolti dalla Onlus, fondata dalla famiglia di Pino Valente. “Era noto l’attaccamento di Pino al nostro ospedale – ha detto il fratello Roberto – e noi desideriamo tenere viva la sua memoria attraverso i gesti che lui avrebbe compiuto”.

Un secondo momento della festa è stato dedicato ai bambini ricoverati in Pediatria, con Babbo Natale in versione… doppia! A portare i doni, infatti, sono stati in due, uno “inviato” dalla stessa Onlus, in collaborazione con l’Associazione Emeis, e l’altro che si è reso protagonista di una discesa spettacolare dal terrazzo con le funi. L’idea originale porta la firma della Residenza “Villa Paola” di Treglio, che per consegnare regali ai bambini ricoverati ha chiesto aiuto all’Associazione volontari soccorso San Filippo Neri onlus. Incontenibile l’entusiasmo dei piccoli pazienti, ai quali Babbo Natale è comparso dal balcone, prima di completare la sua discesa e arrivare in reparto con il sacco colmo di giocattoli.
Nel reparto, ad attendere i doni con i familiari, i Babbi Natale hanno trovato 8 piccoli pazienti. Ad accompagnare gli uomini di rosso vestiti, il direttore Piernicola Pelliccia e le volontarie dell’Avo, con la instancabile Tettina.
