Sei etti di droga

Hashish e cocaina, per 6 etti, entrano in carcere a Lanciano (Chieti) tramite un pacco doni per detenuti.
L’episodio è accaduto una settimana fa, presso il Comando di Polizia Penitenziaria della casa circondariale frentana, durante l’attività di controllo di pacchi postali inviati a detenuti alta sicurezza da parte dei loro familiari.
Il personale in servizio, riferisce il comandate Gino Di Nella, ha proceduto al sequestro della droga, impedendo che potesse essere introdotta all’interno dei reparti detentivi per consumo e spaccio.
La sostanza era ben occultata all’interno di generi alimentari, come salumi e formaggi, contenuti in buste di plastica sottovuoto.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso del Tribunale di Lanciano, Francesco Carusi, ha convalidato il sequestro ed avviato le indagini a carico di due detenuti delle sezioni alta sicurezza e dei loro famigliari, residenti nel napoletano.
“L’attuale situazione di disagio e blocco degli spostamenti per l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha indotto l’Amministrazione Penitenziaria a vietare i colloqui dei detenuti con i propri congiunti, ha comportato l’aumento di pacchi postali inviati agli stessi dall’esterno dai propri parenti, per cui – spiega il comandante Di Nella – notevole è stato l’aggravio di lavoro per gli uomini della polizia penitenziaria, consistente in minuziosi a ed accurati controlli, eseguiti sia mediante sofisticati apparecchi a raggi x che con l’ausilio delle unità cinofile dell’Amministrazione Penitenziaria”.
Il Dirigente Aggiunto Di Nella ringrazia per l’operato gli uomini del reparto, “contraddistintisi per l’elevata efficienza e professionalità” e sottolinea come,” nonostante le difficoltà del momento in cui si è costretti ad operare anche a causa dell’emergenza Coronavirus, l’operazione rientri nell’ambito di una costante attività di prevenzione e contrasto all’indebita introduzione negli istituti penitenziari di sostanze stupefacenti ed oggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza interni”.