È iniziato in Corte d’Assise, a Lanciano, il processo a carico di Micheal Whitbread, 75 anni, imputato per l’omicidio della convivente Michele Faiers, 66 anni.
La donna fu trovata priva di vita il primo novembre di un anno fa, a Casoli, nel casolare di località Verratti, in cui la coppia di inglesi viveva da qualche anno.
È stata sufficiente mezz’ora alla Corte d’Assise per rinviare l’udienza al 17 gennaio prossimo, quando l’imputato sarà ascoltato e dirà la sua versione dei fatti.
Difeso dall’avvocato Massimiliano Sichetti, Whitbread ha offerto come risarcimento danni alle tre figlie della vittima, Sarah, Brooke e Harriett presenti in aula, la sua metà del casolare, valore stimato in circa 40 mila euro.
Il difensore di Whitbread, accusato di omicidio volontario aggravato, ha prodotto una perizia psichiatrica per il suo assistito, dichiarando che al momento dei fatti la capacità di intendere e volere dell’uomo era grandemente scemata.
L’uomo aveva tentato il suicidio a marzo 2023, sei mesi prima del femminicidio di cui è accusato.
I due vivevano da un anno separati in casa, lui al primo piano e lei al piano superiore. Ma, sembra di capire, che la convivenza non fosse affatto tranquilla. la donna pare accusasse Whitbread di averla tradita.
Acquisito il fascicolo delle indagini agli atti del processo, come espressa volontà dell’imputato, è stato dichiarato dunque aperto il dibattimento.
Pubblico ministero e avvocati di parte civile decideranno in seguito se avvalersi o meno di un ctu per la perizia psichiatrica dell’uomo.
Si prospetta dunque una confessione? L’avvocato Sichetti non rivela la strategia difensiva.
“Adesso non posso anticipare le intenzione del mio assistito, ma sicuramente non vuole sfuggire alla giustizia e vuole collaborare con la Corte. Tanto è vero che ha effettuato questa scelta processuale, prestando consenso all’acquisizione di tutto il fascicolo di indagine”.
Le tre figlie della vittima sono difese dall’avvocato Nadia Germanà Tascona, del foro di Milano.
Al momento, dice al Tgmax, “non prendiamo in considerazione la proposta di risarcimento danni”.
È stata un’udienza pesante emotivamente, ha aggiunto l’avv. Germanà Tascona riferendosi alle tre figlie della vittima, “sono ragazze giovani ma molto forti e determinate”.