Giro di 50 mila euro al mese

Spaccio di sostanze stupefacenti, violenza, estorsioni, allenamenti con tirapugni nelle campagne lungo il fiume Sangro: le persone arrestate, e poste a i domiciliari, sono Alexander Mastrippolito, 20 anni, di Civitella M.Raimondo ma residente a Santa Maria Imbaro (Chieti), Micheal Cicchetti, 28 anni, di Paglieta, e Manolo Spinelli, 30 anni, di Lanciano. Quest’ultimo fa lo spazzino, mentre gli altri non risulta che abbiano un impiego.
Per A.P. 52 anni, di Fara San Martino, c’è obbligo di dimora; infine, per I.F. 42 anni, di Casoli, c’è l’obbligo presentazione alla Polizia giudiziaria.
La notizia
Dalle prime ore della mattinata è in corso un’operazione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Lanciano (Chieti) per l’esecuzione di 5 provvedimenti di custodia cautelare ed altrettante perquisizioni, emessi dal gip del Tribunale di Lanciano su richiesta della locale Procura della Repubblica.
L’operazione è il risultato di un ampio ed elaborato iter investigativo durato circa 6 mesi, che ha avuto origine dalla commissione di un atto intimidatorio ai danni di uno degli indagati.
Le indagini hanno permesso di accertare responsabilità per oltre 200 cessioni di droghe a carico degli indagati, tutti della zona, dediti, a vario titolo, allo spaccio di stupefacenti di vario genere, attività illecita alla quale si ricollega anche l’uso di minacce ed azioni violente volte a costringere al pagamento i clienti riottosi o poco affidabili.
L’operazione “Dance Monkey” prende il nome dalla canzone che uno degli indagati usava come suoneria del telefono.
Il racconto degli investigatori
“L’operazione – spiega il comandante Vincenzo Orlando – ha consentito di individuare un’attività criminosa, dedita sostanzialmente alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, posta in essere dagli arrestati e dagli altri indagati, i quali avevano creato una intensa rete di micro spaccio capace di assicurare la fornitura di diversi tipi di droghe”.
L’area interessata dai movimenti illeciti comprendeva non solo la città di Lanciano, ma anche altri comuni dell’entroterra e fino a raggiungere la fascia costiera.
La droga proveniva da Pescara e da Foggia, per un mercato locale di circa 50 mila euro al mese.
Le investigazioni, durate circa 6 mesi, sono state avviate lo scorso mese di settembre, a seguito di indagini scaturite da un fatto di violenza: due degli arrestati, Mastrippolito e Cicchetti, aggredirono il papà 63enne intervenuto a difesa del figlio 28enne, di Casoli, reo, secondo loro, di non aver saldato un conto di droga.
Le indagini
Scattate le indagini, con servizi mirati di osservazione e pedinamenti, i militari hanno posto in essere successivamente anche attività di intercettazione per 23 utenze mobili in uso agli indagati che a mano a mano emergevano, quindi intercettazioni ambientali, riprese video e controllo GPS di 5 autovetture.
L’articolata attività info-investigativa è stata condotta dagli investigatori del Nucleo operativo e radiomobile di Lanciano, in particolare sono state intercettate migliaia di ore di conversazioni telefoniche ed eseguiti altrettanti servizi di osservazione e pedinamento.
I provvedimenti del Gip
Sono 16 gli indagati a vario titolo nell’operazione condotta dai carabinieri. Per 5 di loro, il Gip Massimo Canosa del Tribunale di Lanciano ha emesso provvedimenti restrittivi in relazione ad un accertato e redditizio spaccio di cocaina, hashish e marjuana, che vedeva un bacino molto ampio di consumatori, con oltre 100 tossicodipendenti identificati ed ascoltati, attività alla quale si ricollega anche l’uso di minacce ed azioni violente volte a costringere al pagamento i clienti riottosi o poco affidabili.
Le ipotesi di reato accertate vanno dalla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti passando per il furto aggravato, l’estorsione, il danneggiamento seguito da incendio, le lesioni personali ed il porto abusivo di armi.
I Carabinieri della Compagnia di Lanciano, supportati da unità cinofile antidroga del Comando provinciale di Chieti e dai colleghi delle Compagnie di Ortona e Atessa, hanno eseguito le 5 ordinanze di custodia cautelare: 3 ai domiciliari, un obbligo di dimora ed un obbligo di firma.
Nel corso dell’esecuzione delle misure restrittive, sono state eseguite anche 6 perquisizioni domiciliari che hanno permesso il recupero di 10 grammi di marijuana già suddivisa in dosi.
I risultati complessivi dell’operazione sono: 3 arresti su ordinanza di custodia cautelare, 4 arresti in flagranza effettuati nel corso delle indagini, 11 persone segnalate in stato di libertà, 1 Kg. complessivo di stupefacenti sequestrati per oltre 1.000 dosi, 7.500 Euro sequestrati quale provento dell’attività illecita.