Luci d’artista

Ed eccole le novità delle luci d’artista per il Natale a Lanciano (Chieti): sono la sfera con la Natività nel sagrato della cattedrale della Madonna del Ponte e la slitta con le renne lungo corso Trento e Trieste.
Due opere realizzate dallo scenografo Filippo Iezzi per le Vie del commercio, il gruppo degli esercenti del centro cittadino che, nonostante la pandemia e le tante difficoltà, non hanno voluto far mancare gli addobbi natalizi. Che ogni anno si arricchiscono: al “parco” luminoso di 6 sfere e 4 stelle, quest’anno infatti si aggiunge la slitta, sulla quale i passanti possono salire e sedersi per scattare selfie.

Per l’ultima opera sono stati utilizzati novecento metri lineari di luci a led: di colore bianco caldo per le due renne e rosso e verde per la slitta, che ha una lunghezza complessiva di 8 metri, mentre Freccia e Rudolph sono alti oltre due metri.
Per un’attrazione che raccoglie già tanti consensi, ce n’è un’altra che invece suscita polemiche: non piace a tutti l’idea della sfera che ospita la Natività, posta sul sagrato della basilica.
Non passa, almeno non per ora, il messaggio dell’autore, condiviso dal parroco, di segno di appartenenza alla comunità e di abbraccio virtuale alla città in tempo di pandemia.
Chi muove critiche sembra preoccuparsi più dell’estetica o dell’interdizione all’accesso al portone principale, che tuttavia – è bene ricordarlo – è chiuso, in quanto sia l’entrata che l’uscita sono consentiti, come da segnaletica anti-Covid, solo dalle porte laterali.
Sui social si rincorrono i commenti: il farmacista e poeta Marcello Marciani scrive “Sfera profana in sacro asilo”, mentre l’antropologa dell’università D’Annunzio Lia Giancristofaro commenta “Con lo ‘sguardo da lontano’, sommessamente mi piace: sembra il mondo che si rimette nelle mani della Madonna”.