Lavori fino a sera inoltrata
Ci sono voluti “150 metri cubi di pietrisco, materiale drenante incomprimibile, che ben si adatta a riempire l’ampia voragine” creatasi sotto i piani interrati dei locali commerciali “Josephine” e “Martelli”, a Lanciano (Chieti).
La decisione di intervenire con urgenza, nella giornata di sabato, è stata presa di buon mattino, quando la ditta incaricata di effettuare i carotaggi utili alla perizia dei tecnici, incaricati dal Comune, il geologo Luigi Carabba e l’ingegnere Pasquale Di Monte, ha urtato e rotto una condotta della Sasi.

Non è stata imperizia, tengono a precisare i responsabili delle varie operazioni di cantiere, ma una serie di concause: certo è che una mappatura precisa dei sottoservizi al momento sfugge. A nulla è servita neppure la strumentazione tecnologica per individuare l’acqua, poiché – viene spiegato – basta un piccolo rattoppo in plastica nella condotta per perdere il segnale. Neanche la memoria storica di chi si è occupato per decenni della rete idrica comunale è stata sufficiente ad evitare il danneggiamento.

La copiosa perdita di acqua potabile, che è finita irrimediabilmente nell’antica condotta sotterranea, stava rischiando di “peggiorare la situazione già di per sé grave”, spiega l’ingegnere Di Monte al Tgmax. Per questo motivo si è deciso, insieme al settore Lavori pubblici del Comune e all’Amministrazione comunale, di accelerare i tempi sulle operazioni di riempimento della voragine. Il sindaco Mario Pupillo conferma: “Abbiamo anticipato di qualche giorno ciò che avremmo fatto la prossima settimana”.

Terminati i lavori di riparazione della condotta per l’ora di pranzo, sono iniziate le operazioni di riempimento della cavità che interessa i piani interrati dei due locali commerciali.
Nel frattempo sono stati avviati i carotaggi: le trivelle, scese fino a dieci metri di profondità, hanno evidenziato presenza di terra e ghiaia nella corsia della strada rimasta aperta al traffico, adiacente i portici comunali. “Materiale solido”, confermano l’ing. Di Monte e il geologo Carabba dopo i primi due carotaggi. Tutto deve essere pronto per il corteo del Mastrogiurato, la rievocazione storica giunta alla 37/ma edizione che domenica pomeriggio sfilerà lungo il Corso.