Lanciano tappa di arrivo al prossimo Giro d’Italia, maschile o femminile.
Il vicesindaco Danilo Ranieri ne sta già parlando con l’organizzazione RCS, e il responsabile in Abruzzo Maurizio Formichetti.
Centoventi km da percorrere con la sola certezza di zero km in pianura. È stata tutta in salita la partenza del Giro Donne da Lanciano, per la tappa n.7 – definita “tappa regina” per le difficoltà tecniche – che ha portato 150 cicliste in gara fino al Blockhaus.
Alle 10.30 la carovana rosa ha lasciato Lanciano, sullo scenografico tappeto colorato di rosa e di rosso – allestito dagli addetti della Ecolan sul “corso presentoso” – come segnale per il contrasto alla violenza sulle donne.
Il gruppo ha attraversato il centro risalendo da piazza Plebiscito verso via De Crecchio; una pedalata moderata verso via Ferro di Cavallo e infine via Spaventa, per lasciare Lanciano sulla Strada provinciale per Orsogna, dove era stato stabilito il km 0.
Dopo oltre 4 ore l’arrivo a quota 1.664 metri, toccando due volte PassoLanciano.
“Per la città è stata una festa”, dice al Tgmax l’assessore allo Sport, Danilo Ranieri, anche se non molto partecipata come il più blasonato Giro d’Italia maschile, “che si svolge solitamente a primavera e non con il caldo torrido estivo”.
Alle 11 del mattino, sono stati rimossi transenne e i 600 metri quadrati di tappeto a strisce dal Corso (12 rosa e 12 rosse), che sarà riutilizzato per altri eventi.
“La macchia di colore è stata molto apprezzata dall’organizzazione del Giro”, dicono alla Ecolan.
Archiviata la 35esima edizione del Giro Donne, Lanciano pensa al prossimo appuntamento con il ciclismo nazionale.
L’assessore Ranieri si porta avanti, chiedendo a RCS una nuova tappa in città: “Questa volta non la partenza, bensì la tappa di arrivo”.