Soccorse dal 118

Due dipendenti del settore Politiche Sociali del Comune di Lanciano (Chieti) sono state brutalmente aggredite e picchiate da un uomo che le accusava della responsabilità di avergli tolto l’affidamento di due figlie minori, finite in una casa di accoglienza.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 16, mentre l’aggressore, insieme alla moglie, stava svolgendo un incontro protetto in presenza di una delle assistenti sociali, in seguito aggredite, per poter vedere le figlie.

Improvvisamente l’uomo ha avuto uno scatto d’ira e ha dapprima spinto l’assistente sociale contro il muro della stanza, prendendola a pugni allo stomaco e schiaffi in volto; poi ha aggredito la collega, intervenuta per separare l’uomo dalla donna: la seconda assistente sociale è stata colpita violentemente con un pugno allo stomaco.
Le due donne sono state accompagnate dall’ambulanza del 118 al Pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” per le cure mediche. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia di Stato, assieme alla Polizia municipale. Il sindaco Mario Pupillo ha condannato il grave episodio, “saremo al fianco delle dipendenti in ogni grado di giudizio – si legge nella nota – il Comune si costituirà parte civile, certi che il responsabile dell’aggressione sarà presto assicurato alla giustizia”.
Non è la prima volta che assistenti sociali e impiegate delle Politiche Sociali vengono aggredite. Un precedente caso avvenne il 14 giugno del 2016: in quell’occasione una trentenne del posto venne arrestata e in seguito condannata a due anni di reclusione.