Non solo la petizione per chiedere le dimissioni dell’assessore regionale alla salute e del direttore della Asl di Chieti, il “disastro della sanità” provocato dalla giunta Marsilio in Abruzzo scatena reazioni dalla politica ai sindacati.
A Lanciano, in queste ore, si fa sempre più pressante la richiesta di riaprire il reparto di Rianimazione, accorpato all’Utic.
Lo chiede l’ordine provinciale dei medici, la Cisl del settore sanitario, e oggi anche il consigliere comunale di minoranza Giacinto Verna, che propone una seduta straordinaria dell’assise civica.
Fa ancora discutere l’inchiesta di La7 sulla sanità in area frentana, tra farmaci ospedalieri che mancano e minacce di querele da parte del manager Schael a quegli operatori che hanno rilasciato interviste denunciando una situazione al collasso.
Il “Renzetti” è stato svuotato e depotenziato, nei fatti non è più un Dea di primo livello, mentre dall’amministrazione Paolini tutto tace, dice ancora Verna.
“Nei mesi passati abbiamo condiviso un ordine del giorno con la maggioranza per avere un consiglio comunale sulla sanità ma se il tema è troppo divisivo per questa maggioranza che si troverebbe in imbarazzo con il “processo” a Marsilio e a Schael, allora facciamo un consiglio monotematico con una mozione esclusivamente per rianimazione che oggi rappresenta l’ultima frontiera per l’Ospedale e per la salute del Territorio”. Questa la richiesta del consigliere comunale di Azione, Giacinto Verna.
“Tutta l’opposizione è assolutamente ferma e unita su questo punto e la mozione andrebbe condivisa anche con i consigli comunali dei comuni limitrofi”, aggiunge Verna.
“Inaccettabile e inaudita, inoltre la minaccia del DG Schael di denunciare gli operatori sanitari che stanno manifestando il proprio disagio e la propria frustrazione nei confronti dei pazienti. Casomai – incalza il consigliere di Azione – andrebbe attenzionato l’operato della Asl02 come interruzione di pubblico servizio perché la Rianimazione è essenziale per un Dea di I Livello”.
“Mostrano arroganza Marsilio e Schael quando il 9,2% delle famiglie abruzzesi rinuncia a curarsi e addirittura nel 2023 più di 120.000 persone non hanno potuto usufruire delle prestazioni sanitarie per questioni economiche”.
L’Abruzzo insomma, in pochi mesi, da “sanità modello” che Marsilio vantava, si è scoperta essere una “sanità disastrata” con 200 milioni di euro di disavanzo, liste di attesa sempre più infinite, carenza di prestazioni e servizi e una mobilità passiva di circa 100 milioni con la Asl02 con oltre 60 milioni di disavanzo, commenta inoltre il consigliere comunale.
”A tutto questo, aggiungiamo la grave situazione dell’ospedale di Lanciano, oramai smontato e svuotato in termini di competenze e di reparti”, sottolinea Verna.
”Quello che avrebbe dovuto essere un ospedale Dea di primo livello a servizio di tutto un territorio, è stato fortemente depotenziato in questi ultimi anni di governo Marsilio. L’ Ospedale Renzetti con questo ultimo accorpamento tra Utic e Rianimazione, vedrà compromesse tutte le attività chirurgiche e si porranno le basi per l’Ospedale di area medica più volte ribadito dalle intenzioni aziendali senza che il Sindaco Paolini abbia mai mosso un dito”.
”Purtroppo non fa più notizia il silenzio del sindaco Paolini nei tavoli istituzionali e l’assenza della sua amministrazione in difesa del nostro presidio ospedaliero. Sempre più isolato e sempre più appiattito su Schael. Magari insieme a tagliare nastri ma mai a contrastare i tagli alla nostra sanità e al nostro ospedale”, conclude Verna.