Un “summit segreto, chiuso alla minoranza consiliare”, che oggi torna a criticare modalità e contenuti dell’incontro di venerdì scorso sul futuro dell’ospedale di Lanciano.
Le dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, non convincono affatto, anzi i dubbi restano e trovano conferme, con il “Renzetti” che “viene svilito giorno dopo giorno e un pezzo alla volta viene accorpato o, come nel caso della Rianimazione, chiuso”, perché i posti letto sono stati tolti e trasferiti a Chieti.
È la denuncia di Giacinto Verna, capogruppo di Azione in consiglio comunale.
“Il nostro ospedale – dice al Tgmax – è solo sulla carta un Dea di Primo livello ma nei fatti è diventato un facente funzione, come per i primari che non ci sono più, in attesa di essere ridimensionato dopo le ultime decisioni del direttore generale della Asl”.
“La riprova della cattiva salute del nostro ospedale dopo la cura Marsilio/Schael – prosegue Verna – si misura anche sul contingentamento dei farmaci, in particolare per le categorie più deboli, malati oncologici e affetti da patologie psichiatriche”.
“Di cattivo gusto e poco rispettoso, non invitare nella casa comunale i consiglieri comunali di opposizione su un tema fondamentale che colpisce tutta la città e il suo territorio”, aggiunge il consigliere di Azione.
“Una riunione segreta, tutta di Palazzo ma questo è lo stile dell’amministrazione Paolini”.
“Ma il colpo di teatro di Marsilio – conclude Verna – è volerci convincere che ci è stato addirittura fatto un regalo”.