Cinque mesi per il monitoraggio, stop a pavimentazione

L’amministrazione comunale di Lanciano (Chieti) ha riconsegnato le chiavi dei locali ai legittimi proprietari: può considerarsi terminata la fase di somma urgenza, apertasi il 16 agosto scorso con la voragine sotto i negozi dell’ex Modernissimo. La comunicazione è stata fatta dal settore Lavori pubblici.
Mesi di lavori affidati ai tecnici Pasquale Di Monte, ingegnere, e Luigi Carabba, geologo, che hanno esaminato la situazione con sopralluoghi, anche all’interno dell’antica condotta Sargiacomo, con i carotaggi nel tratto finale del corso interessato dall’emergenza, la ricostruzione tridimensionale dello stato dei luoghi con tecnologia d’avanguardia, indagini con georadar e poi i lavori con i puntellamenti (qui la visita del Tgmax in cantiere), il riempimento della voragine con 200 metri cubi di pietrisco, infine il getto del solettone in cemento armato a chiusura degli interventi d’urgenza.
“Tutto è costato alle casse comunali 89 mila euro, ma non è un debito fuori bilancio – precisa il vice sindaco Giacinto Verna – la somma è stata reperita e in giunta è stata approvata la variazione al bilancio comunale”.
L’emergenza tuttavia resta: “Nelle prossime settimane ci dedicheremo alla fase del monitoraggio, che durerà 4 o 5 mesi – annuncia l’assessore ai Lavori pubblici, Verna – con un sistema che sarà studiato ad hoc per la situazione”.
A breve potrebbe essere liberato il marciapiede dalle transenne, ma non il tratto chiuso del corso in cui è stato istituito il senso unico del traffico in direzione piazza Plebiscito. “Di certo – assicura Verna – nei prossimi mesi qui non sarà realizzata la nuova pavimentazione del Corso”.