Utenza staccata per morosità

Questa volta c’era da aspettarselo: dopo l’energia elettrica e dopo il gas, è toccato all’acqua. Nuova chiusura dei cancelli per il centro sportivo comunale di Lanciano (Chieti) “Le Gemelle”.
Questa mattina gli utenti hanno trovato l’ingresso sbarrato. Ma è solo l’ultimo problema, in ordine di tempo, della gestione targata Vincenzo Serraiocco, di Pescara.
Dal 22 marzo scorso si sono susseguiti vari disservizi per gli oltre 2.300 iscritti: dapprima lo stato di agitazione proclamato dal personale, 40 tra dipendenti, addetti e istruttori, che lamentavano la mancanza degli ultimi mesi di stipendio; quindi la chiusura del centro sportivo a causa del primo distacco, per morosità, dell’energia elettrica.
La ripresa delle attività dopo un paio di giorni ed ecco il secondo distacco, quello del gas, avvenuto il 2 aprile. Nel frattempo il personale proclama un secondo stato di agitazione, in 12 si dimettono mentre le piscine devono recuperare la temperatura di servizio dell’acqua in vasca.
Gli utenti, anche se infastiditi per le aperture a singhiozzo, continuano a frequentare il centro utilizzando la sala attrezzi, mentre i bambini e gli adulti che frequentano i corsi di nuoto vengono rimandati a casa.
Parole cadute nel vuoto, finora, le rassicurazioni fatte all’Amministrazione comunale dal gestore Serraiocco, nel corso dell’incontro convocato in municipio dal sindaco Mario Pupillo il 26 marzo scorso, seguito dalla nota alla stampa in cui l’amministratore della SportLife ribadiva la titolarità delle piscine, “Le gemelle sono mie e le gestisco io”.
Gli utenti, soprattutto i sottoscrittori di abbonamento annuale (da 400 a 650 euro ciascuno), sono ormai stufi della situazione e cominciano a informarsi su come ottenere i rimborsi.
Il sindaco, invece, confida in una soluzione bonaria dell’intera vicenda: sarebbe più oneroso e i tempi si dilaterebbero oltremodo avviando cause giudiziarie, nel frattempo la gestione SportLife, concessionaria fino al maggio 2037, è stata chiamata a fornire spiegazioni. L’amministrazione comunale ha inviato la diffida il 29 marzo scorso.