Distacco per morosità

Ci hanno messo tutto l’impegno possibile i dipendenti e i collaboratori del Centro sportivo “Le Gemelle” di Lanciano (Chieti), ma da oggi devono arrendersi di nuovo all’evidenza.
“Avvisiamo che il centro sportivo Le Gemelle, non potendo garantire i servizi docce e riscaldamento, resta chiuso”: ancora una volta è un cartello affisso sui cancelli chiusi della struttura di via D’Annunzio ad annunciare agli iscritti la sospensione delle attività.
La tempesta sembrava passata, con l’annuncio del pagamento degli stipendi per 40 addetti fino al mese di gennaio e il ripristino dell’energia elettrica, dopo il distacco subito a fine marzo.
Ma ieri pomeriggio la scoperta di un’altra morosità nelle forniture ha gettato nello sconforto istruttori e utenti: mamme coi bambini già insaponati nelle docce, lamentavano la fuoriuscita di acqua gelata. In un primo momento si è creduto ad un calo di pressione degli impianti, ma la verità nascondeva ben altro: dalla cabina di distribuzione del gas, gli operatori avevano chiuso l’erogazione.
Il tempo di realizzare la nuova sciagura, che si abbatteva sulla struttura di proprietà comunale, e gli istruttori hanno impedito agli utenti appena giunti per il corso di nuoto di gettarsi in acqua.
Sono stati dieci giorni di aperture a singhiozzo per l’impianto sportivo, frequentato da circa 2.300 iscritti: dapprima lo stato di agitazione dei dipendenti, poi il distacco dell’energia elettrica e infine quello del gas. Nonostante le rassicurazioni fatte all’Amministrazione comunale dal gestore, Vincenzo Serraiocco, nel corso dell’incontro convocato in municipio dal sindaco Mario Pupillo il 26 marzo scorso.
Cresce il malcontento tra gli addetti, ancora in attesa di vedere gli stipendi accreditati sui conti correnti, e tra gli utenti che si sfogano sui social.
Questa gestione non può continuare, dicono, chiamando in causa il Comune di Lanciano.
Nel frattempo il sindaco Pupillo, che segue personalmente la vicenda assieme all’assessore allo Sport Davide Caporale, sta facendo valutare la situazione che si è venuta a creare in queste settimane: il contratto è sotto la lente di ingrandimento dei dirigenti dell’Avvocatura, dei Servizi alla persona e della Segreteria generale.
La struttura, realizzata in project financing e aperta dalla Welness Srl a settembre 2010, con contratto di gestione fino al 2040, aveva tre soci: Cogepri, Luciani e Idros a quote paritarie del 33 per cento ciascuno. A luglio dello scorso anno, la società passò di mano: le quote vennero cedute ad una cifra simbolica alla Sport Investments Srl di Livio Di Bartolomeo, mentre Vincenzo Serraiocco, presidente di Sportlife, divenne il nuovo amministratore unico della società, subentrando a Paolo Primavera (Cogepri).

La gestione sotto accusa ruota tutta intorno alla figura di Serraiocco, commercialista, imprenditore nel settore sportivo con un passato nel Pescara Calcio, nel Giulianova Calcio, nel San Giovanni Teatino, ed oggi presente nella gestione delle Naiadi di Pescara (dove non mancano i problemi, con la Regione Abruzzo che ha appena concesso una proroga di gestione per tre mesi), dello Sportville Fitness Club di Montesilvano e dello Stadio del Nuoto di Chieti. Serraiocco, 44 anni, è anche impegnato in politica: ha un passato come assessore comunale a Pescara, con la giunta di centrodestra a guida Luigi Albore Mascia. Ieri la presentazione alla stampa come coordinatore cittadino dell’Udc, dopo il ritorno da una parentesi in Forza Italia, nelle cui liste è stato candidato alle ultime elezioni regionali (non eletto).