E spunta un’altra area in vendita
“Prendiamo atto delle scuse alla città del sindaco Pupillo e gli riconosciamo il coraggio di essersi assunto le sue responsabilità per il pasticcio (che non è l’unico compiuto in 10 anni di amministrazione) dell’area di piazza Miscia venduta ad un privato. Il primo cittadino, però, non può far finta che non esistano precise responsabilità amministrative e politiche della sua maggioranza in questa vicenda, così come su tutto il piano di alienazione degli immobili comunali”.
Lo rimarcano Tonia Paolucci e Riccardo Di Nola, consiglieri della lista civica Libertà in Azione al Comune di Lanciano (Chieti), che ricordano come l’inserimento dell’area nel piano delle alienazioni (identificata come zona via Don Minzoni) sia stata approvata il 27 agosto scorso, in consiglio comunale, con il solo voto favorevole della maggioranza.
L’alienazione della strada all’ex Torrieri
“In quella seduta – ricordano i consiglieri di opposizione – l’assessore proponente, cioè il sindaco (che ha mantenuto la delega al patrimonio), presentò una variazione del piano delle alienazioni, inserendo non solo la vendita di quest’area, tra l’altro senza mai menzionarla, ma anche l’alienazione di un’area tra via del Mancino e via del Trigno del comparto Torrieri, con una valutazione tra i 70 e i 100 euro al metro quadrato, altrettanto importante e anche questa senza motivarne l’inserimento e la valutazione”.

I conti non tornano
I rappresentanti di Libertà in Azione rimarcano come da anni abbiano richiesto maggiore chiarezza durante le discussioni riguardanti il piano di alienazione, che ogni volta viene presentato come un mero elenco di particelle catastali, prive di qualunque altro elemento utile a identificarle.
“Siamo sempre rimasti inascoltati e accusati di strumentalizzazioni. Per di più – aggiungono la Paolucci e Di Nola – accanto ad ogni particella compare un valore al metro quadrato del quale non è dato sapere in che modo venga calcolato. Ci sono infatti aree simili a quella alienata in piazza Miscia a circa 45 euro al metro quadrato, che nel piano vengono valutate tra 112 e 232 euro al metro quadrato. E’ necessario, dunque, fare chiarezza sull’intera procedura di inserimento e valutazione degli immobili, così come va fatta chiarezza anche sui motivi, ancora sconosciuti, che hanno spinto la giunta comunale, con un proprio atto, a decidere di vendere quell’area verde presente nel programma di alienazione, che è uno strumento finanziario non secondario, perché è parte del bilancio di previsione”.
Un nuovo parco? Non è facile
I consiglieri intervengono anche sulla soluzione, proposta da Pupillo, per restituire uno spazio attrezzato ai residenti di piazza Miscia.
“Onestamente – concludono – non ci sembra che si tratti di una strada immediatamente praticabile, perché l’istituzione di un’area attrezzata, messa a disposizione della collettività, necessita di spazi e servizi che dalla lettura delle affermazioni del sindaco non sono chiari. Soprattutto perché bisogna tenere conto dell’attuale destinazione d’uso di quella zona, così come previsto dal piano regolatore attualmente vigente”.