Un giudice britannico ha ordinato l’estradizione di Michael Whitbread in Italia, dove è accusato dell’omicidio della sua compagna Michele Faiers.
Il 74enne, rinchiuso in carcere a Londra dopo essere stato arrestato a Shepshed, ha sette giorni di tempo per presentare ricorso.
L’uomo aveva già negato il consenso all’estradizione, come è emerso oggi durante l’udienza alla Westminster Magistrates Court.

Whitbread, ex istruttore di guida e proprietario di un negozio, fu arrestato in Gran Bretagna lo scorso novembre, dopo che le autorità italiane lo accusarono dell’omicidio brutale della Faiers.

La donna di 66 anni fu trovata morta nella sua abitazione in località Verratti di Casoli, con sette coltellate alla schiena.
Durante l’udienza di oggi, il giudice distrettuale Robinson ha sottolineato che l’offesa è di natura “molto grave e seria” e ha quindi ordinato l’estradizione di Whitbread in Italia.
Per la legge britannica, tutte le richieste e ordini di estradizione devono essere firmati dal Segretario di Stato per gli Affari Interni.
Whitbread ha il diritto di appellarsi contro la decisione entro 7 giorni.
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Il commento della Procura britannica
Sul caso interviene il Crown Prosecution Service (CPS), il corrispettivo del Pubblico ministero in Italia, responsabile dell’istruzione e del perseguimento penale nel Regno Unito. Si occupa di decidere se vi sono prove sufficienti per procedere con un processo penale e, se del caso, di portare avanti l’accusa in tribunale. Il CPS lavora in stretta collaborazione con le forze dell’ordine per raccogliere prove e garantire che i colpevoli siano ritenuti responsabili per i reati commessi.
“Pochi giorni dopo il ritrovamento del corpo della signora Faiers – dichiara a margine dell’udienza odierna John Sheehan, vice procuratore capo della Corona e capo dell’unità di estradizione del CPS – il CPS ha aiutato un giudice italiano a emettere un mandato di arresto per il signor Whitbread ai sensi dell’accordo commerciale e di cooperazione tra il Regno Unito e l’Unione europea, e subito dopo è stato arrestato a Shepshed, nel Leicestershire”.
“L’estradizione – spiega – è stata il risultato di un lavoro di collaborazione tra il CPS, le autorità italiane e la polizia del Leicestershire”.
“L’Unità di Estradizione del Crown Prosecution Service – prosegue Sheehan – ha assistito e rappresentato il governo italiano con impeccabile professionalità in questo caso grave e impegnativo, che ha portato a un ordine del tribunale del Regno Unito per l’estradizione di Michael Whitbread in Italia per processo con l’accusa di omicidio”.
“I nostri pensieri vanno principalmente alla famiglia in lutto di Michele Faiers. Chiediamo che non vi siano speculazioni sui fatti del caso che potrebbero essere oggetto di appello – prosegue il vice procuratore capo della Corona – e che Michael Whitbread possa ricevere un giusto processo in Italia”.
“Questo è un eccellente esempio di come il CPS guidi la cooperazione nazionale e internazionale nel campo della giustizia penale”.
Whitbread dispone di sette giorni per presentare una richiesta di autorizzazione a ricorrere in appello contro la decisione del giudice distrettuale.
Il processo a Lanciano a novembre
Il procuratore capo di Lanciano (Chieti), Mirvana Di Serio, ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Lanciano, Chiara D’Alfonso, il giudizio immediato per Whitbread.
Il processo in Corte d’Assise, presidente Massimo Canosa, è stato fissato al prossimo 22 novembre.
Il delitto, secondo le risultanze investigative, avvenne a Casoli nella notte tra il 29 e 31 ottobre scorsi.
Parti offese al processo saranno le tre figlie della vittima, Sarah, Brooke e Harriet, oltre alla madre Diana, il fratello Norman e la sorella Trina.