Unica imputata nel processo in Assise a Lanciano è la titolare
Il pm Gabriella De Lucia ha chiesto la condanna a sette anni di reclusione nei confronti di Carmela Guglielmo, 50 anni nell’ambito del processo che si sta svolgendo in Corte d’Assise a Lanciano (Chieti) per i presunti maltrattamenti agli ospiti della Casa di Riposo Arcobaleno di Vasto.

Guglielmo, all’epoca titolare della struttura che fu posta sotto sequestro il 21 luglio 2016 mentre lei fu arrestata lo stesso giorno, è l’unica imputata nel processo: il coimputato, Lucio Ramundo, è deceduto lo scorso anno.
Durante la requisitoria, durata un’ora e mezza nell’udienza di oggi, il pm De Lucia ha illustrato le accuse attraverso la proiezione di 11 video di intercettazioni ambientali all’interno della struttura, con i quali la pubblica accusa ha evidenziato vessazioni fisiche e psicologiche messe in atto dall’imputata nei confronti degli anziani ospiti.
Guglielmo è chiamata a rispondere delle accuse di maltrattamenti agli anziani, abbandono di incapace, percosse ed evento morte di un anziano ottantenne, Luigi Molino, che fu all’epoca ricoverato in ospedale disidratato.
Oltre a episodi di aggressione con percosse nei confronti di alcuni anziani, l’imputata deve anche rispondere di non aver garantito agli ospiti la sufficiente alimentazione, assistenza medica e farmacologica.
L’udienza è stata sospesa dopo la requisitoria. La Corte, presieduta dal giudice Marina Valente, è rientrata in aula poco dopo mezzogiorno con gli interventi dei tre avvocati delle parti civili.
L’avvocatessa Alessandra Cappa, difensore della Guglielmo, ha preso la parola alle 12.30 circa.
La sentenza è attesa tra 15 giorni.