Verso la ricostruzione della tragedia famigliare

Non una caduta accidentale e non un suicidio: Marina Angrilli sarebbe stata spinta giù dal balcone.
Lo confermano – secondo quanto apprende l’Ansa – le prime indiscrezioni trapelate sull’esito dell’autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone, eseguita all’obitorio di Chieti dal medico legale Cristian D’Ovidio.

L’accertamento avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata.
L’esame autoptico escluderebbe anche il malore e colluttazioni.

Un testimone, il medico che ha soccorso la donna e che abita nella stessa palazzina di Piazza Roccaraso a Chieti Scalo, racconta di aver sentito a mezzogiorno di domenica scorsa un urlo straziante e poi tonfo.
L’ipotesi che si sia trattato di omicidio è suffragata dalla valutazione tra il punto di caduta e il punto di impatto, oltre alla tipologia delle lesioni riportate. L’accertamento ha consentito di appurare che si è trattato di una caduta estremamente improvvisa. La donna è morta alle 4 del pomeriggio, in ospedale a Chieti.
Il medico legale eseguirà una serie di accertamenti di laboratorio sui campioni prelevati e consegnerà alla Procura di Chieti una relazione tra 60 giorni.