A Teramo, nell’aula magna ‘Benedetto Croce’ questa mattina si è svolta la cerimonia della apertura ufficiale dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Teramo.
Prima stretta di mano dopo il voto del 10 marzo scorso tra il presidente rieletto Marco Marsilio e lo sconfitto Luciano D’Amico, che all’Unite è di casa, da professore ordinario di Economia aziendale e già rettore.

Da sottolineare, inoltre, che Teramo e la sua provincia sono l’unica circoscrizione in cui D’Amico ha battuto Marsilio alle urne.
Strette di mano
Entrambi sorridenti, Marsilio e D’Amico si sono stretti la mano più volte, sia all’accoglienza all’arrivo in università sia durante la cerimonia in aula magna.
Sembra già un ricordo la sfida elettorale, terminata appena 24 ore fa, con la conferma del presidente uscente (prima volta negli ultimi 30 anni di storia della regione Abruzzo) e una sconfitta definita “bruciante” dall’ex rettore, civico, a capo della coalizione del “campo largo”.
Alla cerimonia ha partecipato anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Il programma della cerimonia
La cerimonia è iniziata con la relazione del rettore Dino Mastrocola. A seguire gli interventi del rappresentante del personale amministrativo, del presidente del Consiglio degli Studenti, di un dottorando di ricerca e di un laureato dell’Ateneo che lavora all’estero.
La cerimonia prosegue con la prolusione del professor Enzo Di Salvatore, presidente del nuovo Corso di laurea in Diritto dell’ambiente e dell’energia, unico in Italia, acceso a Lanciano.
Concluderà la cerimonia l’intervento del ministro Gilberto Pichetto Fratin.
L’apertura ufficiale dell’Anno Accademico 2023/2024 è la decima nella storia dell’Università di Teramo, che ha appena celebrato il trentennale dalla sua istituzione, avvenuta il primo novembre 1993 con il DPR 28 ottobre 1991, che stabilì il suo distacco dall’Università “G. D’Annunzio” di Chieti.