Lo sgombero all’alba

“Alle 3 è accaduto qualcosa di spiacevole, l’intervento delle forze dell’ordine poteva essere evitato”.
L’assessore regionale alle Attività produttive, Mauro Febbo, è sconcertato per quanto accaduto alla Faist di Lanciano (Chieti). La notte scorsa la polizia, giunta da Chieti con diverse pattuglie, ha sgomberato il presidio dei lavoratori, davanti ai cancelli della fabbrica dei sensori per automotive, ed ha fatto uscire sei tir carichi di macchinari per la produzione.
“Smantellare un’azienda dei propri macchinari per poi vedere in piena notte scortare i Tir dalle forze dell’ordine credo che sia una sconfitta non solo dei lavoratori ma anche delle istituzioni”. Ad affermarlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che spiega come “la Faist il 4 febbraio aveva fatto richiesta per la procedura di riduzione del personale e si era in attesa dell’esame congiunto, come previsto dalle legge 223/91. In tal senso il sottoscritto si era reso subito disponibile ad incontrare proprietà, maestranze e sindacati alla presenza del Prefetto, vista la brusca accelerazione sul trasferimento dei macchinari per sensori dallo stabilimento di Cerratina a quello di Perugia. Ero riuscito inoltre ad ottenere la convocazione di un incontro per le 17 di ieri a cui l’azienda si è sottratta ma nulla lasciava intravedere l’accelerazione scattata nella notte scorsa. Oggi, purtroppo, il trasferimento dei macchinari significa aver pregiudicato sensibilmente e negativamente la trattativa e la difesa dei lavoratori. Ad ogni buon conto la Regione – conclude Febbo – metterà in campo tutte le proprie energie e le risorse per trovare idonee soluzione e cercare di salvaguardare i posti di lavoro”.
“Un fatto di una gravità inaudita sia per ciò che ha fatto l’azienda sia da parte delle Autorità che lo hanno permesso”, conclude Febbo, “un fatto che avrà conseguenze”.